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29 Aprile 2025
8:32

Arrestato il “killer di cani” di San Marino: è accusato di avere ucciso più di 40 cani con esche avvelenate

È stato arrestato l'84enne di San Marino sospettato di aver ucciso decine di cani con le esche avvelenate. L'uomo è agli arresti domiciliari nella sua abitazione ma per gli attivisti per i diritti degli animali è necessario "fare piena luce sui fatti e dare giustizia alle vittime innocenti". Secondo le indagini sarebbero almeno 40 i cani rimasti vittima dei bocconi avvelenati.

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È stato arrestato l'84enne di San Marino sospettato di aver ucciso decine di cani, almeno 40, con le esche avvelenate. L'arresto è arrivato il 26 aprile al termine dell'indagine coordinata dalla commissaria della legge della repubblica di San Marino, Elisa Beccari, e condotta congiuntamente dalla Gendarmeria e dalla Polizia Civile.

L'uomo dopo essere stato denunciato a piede libero è stato posto agli arresti domiciliari.

Il caso del killer di cani di San Marino

L'uomo, un pensionato sammarinese, si sarebbe professato innocente durante tutti gli interrogatori condotti dalle Forze dell'Ordine, ma a portare all'arresto sarebbe stata la presenza nella sua abitazione di indizi circostanziati.

Secondo quanto emerso in fase di indagine, le esche usate per uccidere i cani sarebbero state confezionate con formaggio o pasta di salsiccia contenente veleno per topi o per lumache, ma anche con chiodi o oggetti taglienti. Questi bocconi sarebbero poi stati lasciati agli angoli delle strade e nei parchi, dove negli anni hanno fatto strage di animali. Le vittime andrebbero da un minimo di 40 a oltre 50 cani.

L'ultimo tragico avvelenamento di sette cani, si è verificato poco prima dell'identificazione dell'uomo, quando una giovane cagnolina è deceduta per complicanze respiratorie dopo aver mangiato un'esca avvelenata nella zona di Fiorentino.

Gli attivisti: "Grande sollievo, ora bisogna fare giustizia"

Sulla vicenda è intervenuta l'associazione di tutela animale Apas San Marino, destinataria di lettere minacciose inviate proprio dall'uomo: "Apprendiamo con sollievo che il presunto killer dei cani, già denunciato a piede libero, è stato posto agli arresti domiciliari. Si tratta di un primo passo importante verso il percorso di giustizia che attendiamo da anni. Per troppo tempo, la nostra comunità ha vissuto nell'angoscia a causa di atti di crudeltà che hanno seminato morte, paura e sofferenza. Ora auspichiamo che venga fatta piena luce sui fatti e sia finalmente resa giustizia alle vittime innocenti".

"La nostra attenzione resterà alta – fanno sapere gli attivisti – seguiremo l'evolversi della vicenda e continueremo a vigilare affinché non venga dimenticato il dolore che questi atti hanno causato. Invitiamo tutte le persone che hanno subito casi di avvelenamento al proprio animale domestico a contattarci. Non abbasseremo la guardia: chiediamo verità, giustizia e sicurezza per tutti".

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