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Ti sorprenderà saperlo ma la forfora non riguarda solo gli esseri umani: è un problema diffuso anche tra i gatti. È facile notarla sul mantello scuro perché si presenta, esattamente come per noi, con piccole scaglie bianche. Quando la pelle del gatto diventa secca o irritata, inizia a desquamarsi, producendo un pulviscolo particolarmente evidente sulla zona del dorso, vicino alla base della coda o tra le scapole. In questi casi il pelo del gatto è anche spento, e diradato, e lui potrebbe grattarsi più del solito.
La forfora è una condizione patologica che non ha niente a che fare con la muta stagionale, quindi se si nota durante la muta è il caso di approfondire lo stato di salute del micio.
Le 7 cause più comuni della formazione di forfora nel gatto
Tra i motivi più frequenti che provocano la comparsa della forfora nel gatto ci sono sicuramente parassiti come pulci, pidocchi e soprattutto gli acari. Questi ultimi alterano la microflora provocando dermatite che si presenta con opacità del mantello, prurito, e chiaramente anche forfora. La forfora causata dai parassiti però non va confusa col parassita stesso: esiste infatti un acaro, la cheyletiella, noto proprio come "forfora che cammina".
Anche malattie metaboliche, come disfunzioni epatiche, renali, problemi ormonali e diabete compromettono lo stato di salute della pelle e del pelo. In questi casi la forfora si accompagna a stanchezza e perdita di appetito.
Una dieta sbilanciata, troppo povera di proteine o grassi animali, oppure la presenza di intolleranze alimentari possono essere alla base della comparsa della forfora. I gatti in sovrappeso sono spesso più soggetti a questi disturbi, anche perché si leccano con più difficoltà, peggiorando la condizione del manto. Gli alimenti giusti, invece, possono favorire un pelo lucido e sano.
Le allergie, e tra le cause potresti esserci anche tu, possono comportare perdita di pelo e forfora. Alcuni disturbi autoimmuni, particolarmente diffusi tra i gatti, possono manifestarsi anche con dermatiti associate a squame bianche.
Lo stress, esattamente come avviene anche per la nostra specie, molto spesso è la prima causa della caduta del pelo e di una pelle spenta e secca. Se in casa è arrivato un nuovo animale in casa, o è subentrato qualche nuovo elemento di disagio ecco che la qualità del mantello diventa una spia da monitorare, insieme a un sostanziale cambiamento comportamentale e ad altri segnali di disagio da non sottovalutare.
Un grooming scorretto, cioè la auto-pulizia che praticano i gatti su loro stessi e sugli altri componenti del loro gruppo sociale, potrebbe portare ad alterazioni del mantello e del pelo. Un grooming eccessivo oppure troppo blando può causare alterazioni importanti e provocare la forfora.
Anche la tosatura o una toelettatura errata compromettono lo stato della pelle. Spesso le persone utilizzano sui gatti prodotti non specifici, oppure li lavano troppo spesso. Questo comportamento è peggiorato quando si usa la tosatrice, sempre sconsigliata perché provoca microlesioni sulla pelle che irritandosi favoriscono la formazione della forfora.
Cosa fare se il gatto ha la forfora?
Non è facile dire cosa fare se il gatto ha la forfora perché non esiste un’unica risposta: dipende dalla causa scatenante. Una visita permetterà al veterinario di fiducia di valutare lo stato di salute generale del gatto e di eseguire, se necessario, esami del sangue, test cutanei o analisi più approfondite. A seconda della diagnosi, il professionista può prescrivere i trattamenti giusti come antiparassitari, integratori alimentari, cambi di dieta.
Nel frattempo è utile monitorare l'ambiente in cui vive il gatto per garantirgli un contesto il più possibile tranquillo, privo di fonti di stress. Anche fare attenzione ai prodotti per la pulizia del pelo aiuta a prevenire la formazione della forfora, per questo è importante scegliere quelli giusti dermatologicamente compatibili.