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Sì, hai visto bene: il tuo cane ha appena sbattuto le ciglia guardandoti negli occhi. O, magari, l'ha fatto rivolgendosi ad un altro cane che gli sta simpatico e con cui vuole creare un legame. E' proprio così: i cani, come noi umani, sanno sbattere le ciglia per addolcire la comunicazione e ‘conquistare' l'interlocutore in modo amichevole. A stabilirlo è uno studio tutto italiano condotto dai ricercatori del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell'Università di Parma, pubblicato su Royal Society Open Science.
Lo scopo del team, composto da Paola Valsecchi, Chiara Canori, Tiziano Travain, Giulia Predetti e Rachele Fontani, era di esplorare la possibilità che il battito di ciglia svolga un ruolo nel comportamento sociale dei cani e che avvenga per imitazione, ovvero in conseguenza dell'atteggiamento di un altro conspecifico che fa la stessa cosa.
I risultati hanno dimostrato che i cani, come noi umani e altri primati, mettono in opera questo comportamento. Ciò è stato verificato, attraverso l'utilizzo di video, analizzando le risposte comportamentali e fisiologiche di 54 soggetti. "Sulla base della letteratura esistente – scrivono i ricercatori – abbiamo ipotizzato che i cani avrebbero mostrato una frequenza maggiore di battito delle ciglia di fronte allo stesso comportamento rispetto al mettere in atto un'altra espressione facciale (leccarsi il naso) o a mantenere il volto attento e immobile (controllo)".
Per valutare l'impatto specifico del battito di ciglia, i cani sono stati esposti a tre tipi di stimoli video: uno che mostrava altri cani che sbattevano le palpebre, un altro che li mostrava mentre si leccavano il naso e uno in cui i loro simili erano attenti e guardavano fermi verso la telecamera.
Con l‘analisi delle espressioni facciali, gli esperti hanno notato che i cani ammiccavano di più mentre battevano le ciglia rispetto al leccarsi il naso, "suggerendo un fenomeno di mimica e implicando un possibile ruolo del battito delle ciglia nella comunicazione dei cani".
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Per esplorare le reazioni dei cani, gli autori dello studio hanno creato una serie di video da 12 secondi con protagonisti un simil Terrier, un Cocker Spaniel e un simil Border Collie che guardano la telecamera mentre si concentrano su un giocattolo o un dolcetto che è stato messo in linea con l'obiettivo. In alcune immagini si vedono i cani che sbattono le palpebre, in altre no. In altri video, invece, si nota che i cani si leccano il naso, un gesto che nel repertorio comportamentale del cane viene identificato come "segnale di stress", ovvero come una manifestazione di un sentimento di impazienza o frustrazione. I ricercatori hanno montato i video e li hanno uniti in un'unica clip per arrivare a scoprire che questi movimenti si sono verificati ogni 4 secondi.
Fatto ciò, è arrivato il momento poi di mostrare agli altri cani le reazioni acquisite durante la prima sessione di riprese e vedere se vi fosse corrispondenza nel comportamento da parte dei conspecifici. Così i 54 cani coinvolti nella seconda fase – che non avevano mai incontrato prima i loro simili – nel 16% dei casi hanno risposto agli ammiccamenti con lo stesso atteggiamento: sbattendo le ciglia. Gli altri, invece, si sono tendenzialmente annoiati e qualcuno si è anche addormentato. I cani avevano anche dei cardiofrequenzimetri che hanno permesso ai ricercatori di valutare le loro reazioni emotive.
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Come spiegano gli stessi ricercatori, "il battito di ciglia sembra supportare la comunicazione sociale non verbale nei primati, poiché è stato dimostrato che gli esseri umani sincronizzano i battiti di ciglia con i partner sociali e anche i primati non umani, come i macachi rhesus, coordinano i battiti di ciglia durante le interazioni, suggerendo che la sua funzione è più che una semplice protezione degli occhi".
Ora questa ricerca aggiunge un altro tassello alla complessa comunicazione del "miglior amico dell'uomo" che è fatta di diverse componenti di cui la postura e la mimica facciale sono elementi molto importanti. "Il battito delle ciglia reciproco nei cani potrebbe aiutare a facilitare i legami sociali conspecifici, a far fronte alla frustrazione e a comunicare intenzioni non aggressive, come già mostrato nel contesto interspecifico con gli esseri umani", sottolineano gli esperti che ricordano anche uno studio del 2022 in cui era stato dimostrato che durante le interazioni tra cane o gatto e persona di riferimento si verifica proprio una sincronizzazione reciproca del battito delle ciglia.