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Anche i cani da ricercano aiutano a ritrovare i dispersi dell’alluvione a Valencia: il video dei soccorsi

Sono iniziate le ricerche dei dispersi dopo l'alluvione che ha colpito l'area di Valencia, in Spagna. A dare un contributo fondamentale sono i cani da ricerca che insieme ai conduttori riescono a identificare le persone sotto una valanga di detriti.

4 Novembre 2024
13:44
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Sono iniziate le ricerche dei dispersi dopo l'alluvione che ha colpito l'area di Valencia, in Spagna. La Guardia Civil spagnola insieme al personale cinofilo hanno iniziato a ricercare le persone grazie allo straordinario olfatto dei cani.

L'alluvione che la scorsa settima ha colpito la Spagna ha provocato oltre 200 morti e più di mille dispersi. I danni più gravi sono stati registrati nella Comunità Valenciana, nell'area di Valencia, Malaga e Castilla-La Mancha. In due regioni della Catalogna l'allerta meteo è ancora alta, ma dove l'acqua ha iniziato a ritirarsi sono già iniziate le operazioni per recuperare le persone intrappolate sotto i detriti. E un ruolo fondamentale è svolto dai cani da ricerca.

Sono noti come "cani molecolari" ma in realtà tutti i cani sono in grado di percepire e seguire le singole molecole odorose. A fare la differenza nel caso dei cani da ricerca è la formazione che hanno affrontato, il percorso che ha insegnato loro come comportarsi sui luoghi dei disastri e la collaborazione con il conduttore: cane e operatore diventano infatti un binomio inscindibile la cui missione è salvare le persone intrappolate sotto le macerie. Un lavoro che a Valencia è appena iniziato.

Come lavora un cane da ricerca: l'intervento a Valencia

Nel video diffuso dalla Guardia Civil è possibile osservare le diverse fasi della ricerca e il lavoro congiunto del team formato da persona e cane: il drone mostra quest'ultimo che annusa per terra cercando tracce odorosa dei dispersi.

Durante la ricerca il cane indica con l'abbaio un punto specifico. Il suo conduttore lo segnala agli altri operatori e poi si comincia a scavare. I cani fanno segnalazioni molto precise nel punto esatto in cui avvertono l'odore umano: questo aiuta di molto il lavoro dei soccorsi perché restringe sensibilmente il campo delle ricerche. I cani impiegati nelle ricerche sono in grado di seguire il cono d’odore risalendo al vertice, cioè alla persone dispersa.

Come funziona l'addestramento dei cani da soccorso

L'olfatto è il senso che più di tutti gli altri permette al cane di acquisire informazioni sul mondo che li circonda. La scienza ha confermato che grazie all'odore i cani sono in grado di percepire il nostro livello di stress e in qualche caso anche di identificare virus come nel caso degli sniffer dog impiegati nella ricerca del Covid.

Questo è dovuto alla loro biologia: la parte del cervello dei cani che analizza gli odori è 40 volte più grande di quella umana e possiedono circa 300 milioni di recettori olfattivi, l'uomo solo 5 milioni. Ciò permette ai cani di identificare e distinguere un'ampia varietà di odori con straordinaria precisione.

Queste abilità di base vengono poi implementate grazie all'addestramento che persone e cani affrontano insieme. Ma il vero banco di prova sono i luoghi dei disastri come quello di Valencia.

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