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12 Novembre 2024
11:52

Anche gli animali possono fare visita ai pazienti degli ospedali: come funziona il nuovo progetto in Toscana

Gli animali familiari potranno fare visita ai pazienti degli ospedali e delle Rsa dell’Asl Toscana Sud Est. Un progetto per favorire il benessere delle persone oltre la patologia che fa bene anche ai compagni animali.

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Ricevere la visita del proprio animale d’affezione durante la degenza in ospedale può aiutare la persona nel proprio percorso di cura. È ormai ampiamente dimostrato dalla scienza che avere accanto il proprio compagno animale calma l’ansia e aiuta a superare lo stress. È sulla base di queste premesse che l’Asl Toscana Sud Est ha messo a punto una procedura per regolamentare le visite degli animali familiari all’interno delle strutture ospedaliere e delle Rsa del territorio con l’intento di favorire «l’umanizzazione delle cure», quel processo che pone al centro della cura i sentimenti della persona e non solo la patologia.

La scelta di consentire queste visite speciali nasce dalle richiesta di poter incontrare cani e gatti lasciati a casa, come ha spiegato il direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, Antonio D’Urso: «È un progetto che abbiamo fortemente voluto per tutte le persone che affrontano un percorso di cura e assistenza all’interno delle nostre strutture, ed è frutto di un percorso condiviso con i Dipartimenti di Prevenzione, del Territorio, dei Servizi sociali, con le zone distretto e i presidi ospedalieri».

A confermare con sempre maggiore accuratezza che la vicinanza con i nostri animali fa bene alla salute è la scienza: uno studio pubblicato nel 2024 su Plos one ha rivelato che l'interazione con i cani aumenta le concentrazioni di ossitocina, diminuisce i livelli di cortisolo e riduce il rischio di malattie cardiovascolari.

«Ritengo preziosi progetti come questi perché pongono al centro di cura la persona a 360 gradi ed è ormai scientificamente condiviso il valore e la vicinanza del proprio animale nei momenti più delicati della propria vita – sottolinea D'Urso – Fondamentale, anche la formazione del personale che è stata già iniziata per rendere il processo quanto più sicuro anche per lo stesso animale d’affezione».

Il regolamento per consentire le visite

Il regolamento messo a punto dall’Asl Toscana Sud Est consentirà l’accesso degli animali d’affezione a seguito di richiesta da parte del paziente, in totale sicurezza per le persone degenti e per il personale sanitario. Il maggiore ostacolo alla presenza di animali in ospedale è proprio il rischio per la salute di persone fragili.

In considerazione di ciò, cani e gatti non potranno accedere ad alcune aree come pronto soccorso, reparto di neonatologia, aree ambulatoriali, di dialisi, di prelievo e di ristoro, nei day hospital e nelle sale operatorie.

Per fare richiesta è necessario una procedura specifica: il familiare, paziente o caregiver dovrà comunicare almeno 24 ore prima al personale sanitario della struttura il momento in cui avverrà l’accesso del proprio animale. Gli accessi in ospedale infatti devono sempre essere preventivamente concordato con il servizio di accoglienza della direzione di Presidio, così come il percorso da effettuare dall'ingresso per raggiungere la saletta di uso comune dove si svolgerà la visita.

Per le strutture extra ospedaliere, come le rsa, il percorso verrà concordato con il personale sanitario al momento dell'autorizzazione. In ciascuna struttura organizzativa sarà consentita, inoltre, la presenza di un solo animale per volta e le visite verranno pianificate per non creare sovrapposizioni.

Anche il benessere dell'animale è al centro di questo progetto: un pool multidisciplinare di operatori e operatrici che, nel rispetto dell’animale, osserverà i comportamenti durante lo svolgimento delle visite, pronto a intervenire in caso di criticità.

Animali in visita negli ospedali: i precedenti di Genova e della Basilicata

Non è la prima volta che l'incontro tra i pazienti e i loro animali si realizza tra i corridoi degli ospedali, anche se rimane un'eccezione. In Italia infatti la possibilità di ricevere la visita del proprio cane in ospedale è subordinata ai regolamenti delle Regioni e delle stesse aziende ospedaliere e sanitaria, e la maggior parte non prende neppure prendono in considerazione questa ipotesi.

Fanno eccezione le strutture sanitarie della Basilicata, dove su impulso dell'assessorato regione è possibile fare accedere i propri compagni animali. Le nuove linee guida consentono l'accesso degli animali nelle aree esterne degli edifici di ricovero e cura, e nelle sale d'attesa.

L'ospedale San Martino di Genova si prepara invece a fare un ulteriore salto avanti: qui saranno creati venticinque stalli per ospitare i cani dei pazienti, allo scopo di favorire il benessere delle persone e rafforzare il legame con i loro animali.

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