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Alluvione in Spagna, una donna rimane bloccata sul tetto con i cani: le immagini del soccorso

Una donna rimasta bloccata sul tetto della sua abitazione insieme ai suoi due cani a causa dell'alluvione che si è abbattuta sulla Spagna e che ha colpito l'area di Valencia con maggiore violenza. Il video dell'operazione di soccorso è girato a Malaga, e si vede la donna accarezza il suo cane per rassicurarlo e per il sollievo di essere finalmente in salvo. È l'immagine della catastrofe che si è abbattuta sul paese.

31 Ottobre 2024
13:48
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Una donna è rimasta bloccata sul tetto della propria abitazione con il solo conforto dei suoi due cani. Per fortuna a salvarli è intervenuta la Guardia Civil spagnola che ha portato via tutto il gruppo in elicottero. Le immagini arrivano dalla zona di Malaga, Spagna, dove in queste ore si sta assistendo all'alluvione del secolo: una cascata di acqua si è abbattuta sul Paese causando la morte di almeno 95 persone, ma il conto è destinato a salire.

Le piogge torrenziali che hanno devastato l'area di Malaga e di Valencia hanno portato all'esondazione dei fiumi e l'acqua ha invaso le città e soprattutto le comunità agricole. Le persone si sono ritrovate intrappolate nelle case con l'acqua fino al collo, impossibilitate a salvare loro stesse, e anche i loro affetti umani e animali.

La Guardia Civil spagnola che in queste ore sta lavorando per salvare i cittadini in difficoltà sta raccontando un altro lato dell'emergenza: quello della lotta per la vita dei tanti che si sono rifugiati sui tetti degli edifici in cerca di salvezza. Esattamente come la donna di Malaga.

Il video del salvataggio della donna con i suoi cani

Nel video, si può notare il momento in cui la persona in difficoltà vede i soccorsi: il suo primo gesto è quello di tenere il cane nero a lei più vicino, forse per timore che il rumore dell'elicottero del soccorso possa spaventarlo, e poi fa un altro gesto: lo accarezza, quasi volesse dirgli «siamo salvi, ce l'abbiamo fatta». L'altro cane, di colore bianco, è apparentemente più tranquillo nonostante la situazione in cui si trova e la guarda, in attesa.

La donna appare calma, come se l'arrivo di quell'elicottero sul mare che prima era una città non fosse un vero miracolo in questi giorni. Solo ieri un'altra persona nella sua situazione era stata salvata con le medesime modalità insieme al suo cane. Sono tante le testimonianze condivise dalla Guardia Civil e dai servizi di soccorso, una luce nel buio che sta devastando l'Andalusia e la Comunità Valenciana.

Le vittime silenziose dell’alluvione a Valencia: il dramma degli animali negli allevamenti

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C'è però una tragedia che non fa notizia: la morte silenziosa degli animali da allevamento e da reddito, in molti casi abbandonati nei loro recinti alla mercé dell'acqua. I video della Guardia Civil raccontano anche questo.

Le vittime silenziose della catastrofe che sta colpendo la Spagna sono gli animali dei Comuni rurali: maiali, bovini, ovini e cavalli che vengono abbandonati durante la fuga. Lasciare un cavallo chiuso all'interno del suo recinto mentre arriva un fiume d'acqua e fango è una condanna a morte assicurata per l'animale.

Proprio per fare fronte a queste situazioni le autorità pubbliche dovrebbero avere già elaborato piani di evacuazione per le persone e anche per gli animali. Salvarli infatti significa anche salvaguardare la salute di tutti, soprattutto in presenza di disastri naturali che causano una immensa mole di sfollati. In queste situazioni migliaia di sfollati per lungo tempo si trovano costretti a una vicinanza prolungata con animali liberi, in contesti dove il più delle volte scarseggiano servizi di base come acqua potabile e rete fognaria.

Queste situazioni sono il terreno ideale per la diffusione di epidemie zoonotiche, cioè quelle malattie che possono essere trasmesse dagli animali alle persone. A questo scopo entrano in gioco le autorità sanitarie, ma spesso è troppo tardi: quando arrivano nei luoghi del disastro sono prive di strumenti per tracciare e contenere il gran numero di animali abbandonati e spaventati rimasti senza guida da un giorno all'altro.

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