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5 Novembre 2024
9:57

«Aiuto le persone a ritrovare i cani dispersi dopo l’alluvione a Valencia»: la testimonianza della volontaria

Cristina Cuesta è una volontaria per gli animali, vive a Torrent, una delle città più colpite dell'alluvione nella Comunità Valenciana, in Spagna. In questa intervista ci ha raccontato cosa vuol dire aiutare le persone a ritrovare i cani dispersi, dando speranza a chi ha perso tutto, compresi gli affetti.

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Intervista a Cristina Cuesta
Volontaria per gli animali a Valencia
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«Un giorno "normale" dopo l'alluvione è un flusso ininterrotto di segnalazioni di animali smarriti e ritrovati. Famiglie disperate che ci chiedono di aiutarle a procurare il cibo per i loro animali, segnalazioni di cani intrappolati. Il telefono non smette di squillare e anche i social network sono completamente saturi». È il racconto che ci fa Cristina Cuesta, volontaria di Valencia che in questi giorni con la sua associazione in difesa degli animali sta prestando soccorso alle famiglie.

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La volontaria Cristina Cuesta

Cristina vive a Torrent, una città della Comunità Valenciana tra le più colpite dall'alluvione che dal 29 ottobre sta devastando la regione e che ha già provocato oltre 200 vittime e più di mille dispersi. La città è sommersa da un mare di fango che ha cancellato le vite di migliaia di persone.

«La situazione è ancora molto complicata – spiega la volontaria – Ci sono persone disperse e molte case sono state distrutte. Alcune zone sono ancora senza acqua ed elettricità, soprattutto quelle più colpite. C'è ancora paura e molto dolore».

Alla disperazione per aver perso la casa e la propria attività si aggiunge l'angoscia per i familiari dispersi, e tra questi rientrano a pieno titolo anche gli animali. Le persone che hanno affrontato la DANA, il fenomeno atmosferico che ha devastato Valencia e causato le alluvioni, adesso si trovano sole alla disperata ricerca dei loro compagni animali. Pochi fortunati come la donna di Valencia che ha riabbracciato il suo cucciolo sono riusciti a ricongiungersi con i loro animali, ma per molti altri la speranza è rappresentata da volontari come Cristina e la sua Asociacion de Defensa Animal de Torrent (ADAT).

«Ci sono decine di annunci ogni giorno da parte di famiglie che cercano i loro animali scomparsi. Noi ci occupiamo di sensibilizzare i social network e stiamo riportando molti di loro alle loro famiglie, ma sembra non finire mai – ammette Cristina – Ogni giorno abbiamo circa 6 casi di animali in cui interveniamo per il loro salvataggio e ricovero, oltre che per il trasferimento alle cliniche veterinarie, poiché molti di loro arrivano da noi feriti e malati».

A questi si aggiungono poi quelli che a casa non ci torneranno mai: «Cominciano a comparire carcasse di animali che si arenano sulle spiagge. Altri stiamo riuscendo a trovarli e a riportarli alle loro famiglie. Le colonie di gatti sono state gravemente colpite e ce ne sono parecchi dispersi».

Mentre Cristina ci racconta la sua storia è fuori, in cerca di persone e animali in cerca di soccorso, nonostante anche il suo rifugio sia stato duramente colpito: «Si è allagato e siamo stati costretti a far evacuare i nostri cani. Ora però loro sono in pensione e stanno bene».

A 54 anni si muove nel fango di quella che era la sua Torrent per trovare gli animali rimasti senza nessuno, gli ultimi per definizione, quando le si chiede perché lo faccia non ha una risposta: «Il mio amore per gli animali è sempre stato molto forte. Mi hanno insegnato a rispettarli e ad amarli fin dall'infanzia e perché li considero gli esseri più vulnerabili. Quelli che non hanno voce».

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