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6 Dicembre 2024
11:09

Addio a Lisa, la mamma ippopotamo del Bioparco Zoom di Torino è morta a 38 anni

Addio a Lisa, la mamma ippopotamo del Bioparco Zoom di Torino, è morta all'età di 38 anni per cause dovute all'età avanzata.

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(Bioparco Zoom Torino via Facebook)

Lisa, la mamma ippopotamo dello Zoom di Torino è morta all'età di 38 anni. Lo ha fatto sapere il parco con un post pubblicato sui suoi social mercoledì 4 dicembre con il quale ha detto addio all'animale: «Con grande dispiacere condividiamo che Lisa, la nostra amata mamma ippopotamo».

L'ente ha chiarito anche le cause della morte: «Ci ha lasciati per cause legate alla sua età avanzata».

Chi era Lisa, la mamma ippopotamo dello Zoom

Lisa era nata il 16 novembre 1986 in una struttura zoologia EAZA in Germania. Dopo aver vissuto per diverso tempo in Germania, Lisa è arrivata allo Zoom nel 2014, dove si è unita a Ze Maria, un ippopotamo maschio più giovane di cui era diventata compagna. Insieme, negli anni hanno formato una coppia stabile e nel 2020 Lisa è diventata mamma del piccolo Fil-Ippo.

Ora, dopo la sua scomparsa, gli ippopotami che vivevano con lei Ze Maria e Fil-Ippo, dovranno ristabilire il loro equilibrio, seguendo le dinamiche dei maschi adulti. L’assenza di Lisa cambierà sicuramente le relazioni all'interno del gruppo, ma gli esperti dello zoo seguiranno attentamente l'evolversi della situazione. In natura gli ippopotami sono animali sociali che vivono in gruppi composti anche da oltre trenta individui.

Lisa ha vissuto 38 anni, la sua specie mediamente in natura vive intorno ai 30 anni. Il parco ha confermato infatti che è deceduta in conseguenza dell'età avanzata.

Gli ippopotami: animali straordinari

L'ippopotamo (Hippopotamus amphibius) è un grande mammifero semi-acquatico che può arrivare a misurare 4 metri di lunghezza e superare le due tonnellate di peso. Il suo habitat naturale si trova nei laghi e nei fiumi di 29 paesi africani, ma pochi sanno che in realtà l'ippopotamo è diffuso anche nel continente americano e questo lo ha reso l'animale invasivo più grande del mondo.

Nel 1978 il narcotrafficante Pablo Escobar portò tre ippopotami, due femmine e un maschio, nel suo ranch “Hacienda Napoles”, a circa 250 chilometri da Medellin. Al momento del suo arresto liberò tutti gli animali, ippopotami compresi, che da quel momento hanno iniziato a colonizzare i fiumi colombiani. A oggi si stima che gli ippopotami colombiani siano tra i 130 e i 160 individui.

Nel loro habitat naturale, in Africa, gli ippopotami sono eccellenti nuotatori, ma anche sulla terra ferma possono raggiungere una velocità sorprendente potendo correre fino a 30 km/h. Un contesto molto diverso da quello dello zoo dove gli spazi sono necessariamente ridotti.

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