;Resize,width=638;)
Il pinguino più anziano del mondo ha compiuto 37 anni. Si tratta di Spneb, una femmina che vive all'interno dello zoo Paradise Park, in Cornovaglia, da quando è nata.
Per l'occasione lo zoo ha preparato con una torta fatta di pesce e ghiaccio sormontata da un pinguino di peluche realizzato da uno dei suoi custodi. L'immagine è stata condivisa sui social del Paradise Park dove è stata molto commentata dagli utenti e ha aperto domande sulla vita dei pinguini come Spneb, nata in cattività senza mai conoscere la vita libera in natura.
Chi è il pinguino più vecchio del mondo
Spneb è con tutta probabilità il pinguino di Humboldt più vecchio al mondo: il 16 aprile ha raggiunto i 37 anni a fronte di un'età media per la sua specie che si aggira tra i 15 e i 20 anni. Una vita innaturalmente lunga dovuta anche all'esistenza in cattività dove non esistono predatori, e dove nulla è naturale.
Lo stesso nome di Spneb viene dalla fusione dei due tipi di farmaci che ha assunto durante un trattamento nel 2007, quando ha sviluppato una malattia fungina chiamata Aspergillosi. Il nome è infatti composto da un farmaco "Sp" e da un nebulizzatore "neb". Ci sono voluti 4 mesi per curarla, ma a parte qualche lieve cicatrice ai polmoni si è ripresa bene.
La custode che si occupa di Spneb, di nome Becky Waite, ha commentato: "Abbiamo una colonia di 24 pinguini di Humboldt, compresi due pulcini, e nonostante sia un pinguino anziano, continua ad avere un buon appetito. Le piace tenere d'occhio tutti i piccoli guardando fuori dalla sua scatola e il suo compagno preferito è uno dei maschi più anziani".
Anche se la narrazione romantica sembra suggerire una vita tranquilla e idilliaca per gli animali dentro le gabbie di plexiglas degli zoo, le cose non stanno esattamente così. I pinguin di Humboldt come Spneb sono tra i più presenti negli zoo e negli acquari di tutto il mondo. Questa popolarità è legata alla loro adattabilità a climi non estremamente rigidi, non vivono infatti in ambienti antartici, e alla relativa facilità di gestione in cattività.
Il pinguino di Humboltd
Il pinguino di Humboldt (Spheniscus humboldti) è una specie originaria della costa occidentale del Sud America, in particolare delle regioni costiere di Perù e Cile. Deve il suo nome alla fredda corrente di Humboldt, una corrente marina ricca di nutrienti che attraversa il suo habitat e garantisce un’abbondanza di pesci, principale fonte alimentare di questa specie.
A differenza di altre specie di pinguini che vivono in ambienti antartici, il pinguino di Humboldt abita in zone temperate e nidifica in grotte naturali o tane scavate nella sabbia.
La taglia media, raggiunge circa i 70 cm di altezza e presenta un caratteristico anello di pelle nuda rosa attorno agli occhi, utile per la termoregolazione. Questa specie è considerata vulnerabile al rischio di estinzione a causa di diversi fattori, tra cui la pesca eccessiva, il cambiamento climatico e la distruzione dei siti di nidificazione.
Nonostante il suo status di conservazione, il pinguino di Humboldt è una delle specie di pinguini più presenti negli zoo e negli acquari di tutto il mondo, e anche se spesso questa presenza viene giustificata con finalità educative o di conservazione: la vita in cattività può indurre stress cronico e patologie legate all'ambiente artificiale e la riproduzione in questi constesti non sempre contribuisce a programmi di reintroduzione in natura, trasformando questi animali in attrazioni piuttosto che in soggetti di reale tutela. Esattamente ciò che è accaduto anche a Spneb, nata nello zoo per essere un'attrazione per visitatori paganti.