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Le pulci sono tra i parassiti più diffusi negli animali domestici, compresi i gatti e, se non trattate, possono causare disagio, prurito e anche trasmettere malattie. Uno degli errori più comuni è credere che i gatti che vivono prevalentemente in casa siano del tutto al sicuro, in realtà le pulci possono essere trasportate dalle scarpe, dai vestiti o da altri animali domestici, a volte basta un balcone aperto perché entrino nell'abitazione. Per questo motivo è fondamentale saper riconoscerne la presenza.
Tuttavia, non è sempre facile individuare le pulci a occhio nudo, poiché sono molto piccole e si nascondono bene nel pelo del gatto. La cosa migliore è quindi osservare come cambia il comportamento del micio. Se ha le pulci, infatti, potrebbe mostrare segni evidenti come prurito, il cui segnale è proprio il grattarsi in maniera compulsiva o un leccamento eccessivo.
Fortunatamente, esistono diversi trattamenti efficaci per eliminare le pulci dai gatti, e bonificare l'ambiente domestico per evitare che le pulci si annidino nelle coperte, nei tappeti o nei divani, rendendo più difficile liberarsene.
I sintomi più comuni delle pulci nel gatto
Le pulci possono essere difficili da vedere, ma il loro effetto sul gatto è spesso molto evidente. Ci sono diversi segnali di disagio sia nel comportamento del gatto che relativamente all'aspetto del mantello.
Tra i segnali più comuni ci sono:
- Prurito intenso: il gatto tende a grattarsi con insistenza, soprattutto intorno al collo, alla testa e alla base della coda, dove le pulci si annidano più spesso. Il grattarsi in continuazione non indica sempre la presenza di pulci, tuttavia è bene escludere la presenza di parassiti prima di formulare altre ipotesi;
- Leccamento eccessivo: per cercare sollievo, il gatto può leccarsi in modo compulsivo, causando la perdita di pelo in alcune zone del corpo;
- Presenza di puntini neri sul pelo o sulla pelle: si tratta degli escrementi delle pulci, che assomigliano a piccoli granelli di pepe nero. Se bagnati con un po’ d’acqua, assumono un colore rossastro, segno che contengono sangue digerito;
- Lesioni cutanee: il continuo grattarsi e leccarsi può irritare la pelle del gatto, provocando infiammazioni e piccole ferite. Nei casi più gravi, possono comparire croste o infezioni cutanee;
- Irritabilità: il fastidio provocato dalle pulci può rendere il gatto più irrequieto del solito, con episodi di agitazione e difficoltà a rilassarsi;
- Pulci visibili: anche se non sempre è facile individuarle, pettinando il gatto con un pettine a denti stretti si possono talvolta vedere le pulci in movimento.
Come si cura un gatto con le pulci?
Se si scopre che un gatto ha le pulci, è importante intervenire il prima possibile. Uno dei trattamenti più comuni sono le pipette spot-on, si tratta di piccole fialette di liquido che si applicano direttamente sulla pelle del gatto, solitamente alla base del collo. Questi prodotti contengono principi attivi che uccidono le pulci in poche ore e offrono una protezione duratura contro nuove infestazioni.
Si tratta della scelta più sicura, insieme alle classiche compresse, perché altre soluzioni. Ad esempio, i collari anti-pulci possono impigliarsi, con il rischio di strozzare il gatto. Infine esistono gli spray, il liquido però può essere inghiottito dal gatto durante il grooming.
Per le infestazioni più gravi, il veterinario può consigliare una serie di farmaci orali, compresse o soluzioni liquide che agiscono dall’interno e uccidono le pulci in modo rapido ed efficace. Questi trattamenti possono essere particolarmente utili per i gatti che non sopportano l’applicazione di prodotti esterni.
Oltre a trattare il gatto, è fondamentale eliminare le pulci dall’ambiente domestico: le pulci adulte possono deporre centinaia di uova nei tappeti, nei cuscini e nei divani, quindi è necessario lavare frequentemente le coperte del gatto, passare l’aspirapolvere su pavimenti e mobili e, se necessario, utilizzare spray antiparassitari specifici per la casa.
Quali malattie trasmettono le pulci? I rischi per il gatto
Oltre a provocare fastidio e prurito, le pulci possono trasmettere diverse malattie al gatto, alcune delle quali possono avere conseguenze serie per la sua salute. Una delle patologie più comuni è la dermatite allergica da pulci, una reazione allergica alla saliva delle pulci che provoca intenso prurito, perdita di pelo e lesioni cutanee. Nei gatti sensibili, anche una sola puntura può scatenare una reazione molto intensa, rendendo necessaria una terapia specifica per alleviare il disagio.
Le pulci possono anche essere vettori di parassiti intestinali, come la tenia (Dipylidium caninum). Il gatto può ingerire accidentalmente una pulce infetta mentre si lecca e, una volta nell’intestino, la tenia si sviluppa causando sintomi come dimagrimento, prurito anale e disturbi digestivi.
Un altro rischio è rappresentato dalle infezioni batteriche, tra cui la Bartonella henselae, il batterio responsabile della "malattia da graffio di gatto". Anche se questa malattia colpisce più frequentemente gli esseri umani, i gatti infetti possono manifestare sintomi come febbre, infiammazione delle gengive e debolezza generale.