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Una scrittrice con il blocco della scrittura e un cane che si chiama Apollo: sono i protagonisti di un film dal titolo "The friend" e l'amico non è solo uno in questa trasposizione cinematografica del romanzo omonimo di Sigrid Nunez, giudicato tra i migliori 100 libri del XXI° Secolo dal New York Times e che ha vinto il National Book Award.
L'amico è sicuramente lo splendido Alano che il suo umano di riferimento, morto suicida, ha affidato a quella che a sua volta era la sua migliore amica con cui costruirà una nuova relazione che farà rinascere entrambi, cane e umana, dal terribile lutto che hanno subito.
Sono questi i principali ingredienti di un libro prima e di un film ora, interpretato da Naomy Watts e Bill Murray, che colpiscono al cuore oltre che alla mente, attirando l'attenzione sull'intrecciato nodo delle relazioni umane e sciogliendolo attraverso il rapporto con un cane che diventa specchio di emozioni condivise e consente a entrambi di andare avanti nella consapevolezza che il lutto e la stessa vita sono un viaggio che ognuno lo fa a suo modo.
La storia di Iris (il nome di Watss nel film) e Apollo inizia nel peggiore dei modi, vissuta dalla prima come un'imposizione del suo mentore e amico che ha scelto di togliersi la vita e di conseguenza di dare a lei la responsabilità di far continuare quella del cane nel migliore dei modi. Ciò le comporta enormi difficoltà a causa della stazza dell'animale ma anche della non conoscenza: rischia di perdere casa perché nel suo palazzo non sono ammessi animali e il cane le provoca disagi e fastidi. In realtà entrambi stanno vivendo il lutto e devono prendere le msiure con la nuova, strana situazione in cui si sono loro malgrado ritrovati. Tra di loro, scorrendo le pagine e guardando le scene del film, si crea giorno dopo giorno un legame unico, frutto dell'incontro tra due anime che si comprendono profondamente. Il racconto di questo spaccato di vite, ovviamente, è narrato dalla protagonista in prima persona ma dal romanzo, e come traspare anche dal film, ad affrontare la perdita e la mancanza del loro amico sono entrambi, la donna e il cane.
Bing, chi è l'Alano arlecchino che interpreta Bing nel firm
Gli esseri umani di questo film, scritto e diretto da Scott McGehee e David Siegel, sono dunque Naomy Watts e Bill Murray, due noti attori ma chi è invece Apollo? Nell'autunno del 2019, i due registi dopo aver comprato i diritti del romanzo e aver scelto i protagonisti umani, contattarono un dog trainer molto noto negli Stati Uniti, Bill Berloni. Il primo incontro, però, non fu dei migliori. L'addestratore, infatti, cercò di dissuaderli nello scegliere un Alano per girare il film: "Gli alani sono grandi, stupidi e pigri", fu il suo commento. All'epoca dei fatti, Berloni non aveva dubbi nel descrivere questi molossi in tal modo ma – come riportato in un lungo articolo del New Yorker – l'incontro con Bing gli ha fatto cambiare idea. Nel febbraio 2020, Berloni, Siegel e McGehee dopo mesi di ricerca e casting hanno infatti incontrato l'animale in un allevamento dello Iowa e la scelta è caduta su di lui, valutato come un cane sensibile e intelligente, pronto a collaborare: "Se non lo assumete lo farò io", furono le parole del dog trainer.
Da quel momento Bing e la sua umana di riferimento, Beverly Klingensmith, si sono più volte recati in Connecticut dove vive Berloni per trascorrere un po' di tempo insieme fin quando è arrivata la pandemia che ha fermato tutto il progetto e per riprendere il lavoro sono passati quattro anni. Il cane, che ora ha nove anni, è poi finalmente arrivato sul set e ha vissuto a New York insieme alla sua umana di riferimento per tutta la durata delle riprese. ""Scott e David non sono come i registi con cui ho lavorato – ha dichiarato l'addestratore che ha un'esperienza trentennale sui set – si preoccupano davvero degli animali. Vogliono fare le cose per bene".
Bing è tornato dopo aver finito il film a vivere in una proprietà di dieci acri a Newton, insieme a Beverly, i suoi due figli e il marito, un agente penitenziario. La coppia alleva Alani e ha sviluppato anche un'attività di fotografia dedicata ai cani. "Apollo" è il cane di famiglia, il suo sesto Alano, contando quelli che hanno sempre vissuto a stretto contatto con loro.
Sul set Bing ha avuto anche una controfigura, un Alano Arlecchino di Chicago di nome Wilder. Anche quest'ultimo proviene da un allevamento e hanno in comune un nonno, un campione di mostre cinofile di nome Fender. Wilder, come Bing, ha due occhi di colore diverso e una macchia sullo scroto. Quando Stephanie Kelley, la sua persona di riferimento, ha ricevuto una chiamata da Beverly per il lavoro di sostituto in "The Friend", ha comprato il libro di Nunez per scoprire e conoscere la storia in cui il suo cane sarebbe stato anche lui protagonista sul grande schermo.

Il rispetto delle necessità del cane: la chiave per la serenità del film
Dal punto di vista comportamentale, secondo sempre quanto riportato sulla stampa Usa, il rispetto per le necessità etologiche di entrambi i cani è stata la chiave per consentire a tutti di lavorare in serenità. Wilder e Bing, ad esempio, essendo maschi interi, non venivano fatti stare nello stesso posto allo stesso momento, per evitare che litigassero. Non gli è mai stata messa la museruola, proprio per evitare di imporgli metodi non consoni al loro benessere, e avendo caratteri socievoli nei confronti degli umani, cosa del resto scontata per far sì che cani e persone partecipassero alle riprese in una dimensione che per i primi fosse di divertimento e per i secondi di tranquillità nel relazionarsi con gli animali.
Prima dell'ultimo giorno di Watts con Bing, Berloni ha raccontato di aver detto sul set: "Se Naomi non piange, non abbiamo fatto il nostro lavoro". Dopo aver terminato la sua ultima scena, a bordo di un vagone ferroviario della Metro-North, il dog trainer ha riportato che l'attrice si rese conto che non avrebbe più rivisto Bing e che corse di nuovo al suo furgone, con le lacrime agli occhi, per salutarlo.
Chi sono gli alani, eleganti e teneri cani giganti
L'Alano è il cane più grande del mondo, noto anche grazie proprio a numerosi film e cartoni animati che lo hanno reso, nell'immaginario collettivo, un vero e proprio “gigante buono”. Nel film come nel romanzo emergono le caratteristiche di questa tipologia di molossoidi e la narrazione corretta aiuta – si spera – a far sì che non si prenda poi un Alano per moda perché magari ci si è innamorati di Apollo sul grande schermo.
Tendenzialmente giocoso e molto affettuoso, i cani appartenenti a questa razza sono infatti impegnativi sotto molti punti di vista, dalla gestione al mantenimento economico senza dimenticare le caratteristiche specifiche di un cane che ha sue motivazioni, ovvero desideri e bisogni che vanno appagati.
L'Alano ha origini molto antiche che si perdono nella ‘notte dei tempi'. Ci sono diverse ipotesi sulla provenienza effettiva, alcuni studiosi della razza ritengono che questo cane fece la sua prima comparsa in una raffigurazione dell'Antico Egitto risalente al 3000 a.C. Altri hanno avvalorato l'idea che addirittura fosse presente in opere letterarie cinesi del 1000 a.C. La versione probabilmente più veritiera è chel'Alano sia comparso al fianco delle civiltà del Medio Oriente che allevavano mastini di taglia grande con orecchie pendenti.
L'Alano nei secoli poi è diventato un "cane europeo", perché fu scelto dai nobili sia nel ruolo di cacciatore che quello di guardiano, andando a sfruttare la sua motivazione possessiva. In particolare in Germania si è sviluppato poi lo standard di razza ma ancora oggi i cani di questa razza vengono chiamati "Danesi" o "Great Dane" e ciò probabilmente avviene perché si diffuse principalmente in Danimarca.
Condividere la vita con un Danese è piacevole e sicuramente divertente, se siete persone pronte a vivere la vita in esterna e a dedicare il tempo necessario per appagare i suoi bisogni che non sono, di certo, solo quelli fisici. Con un Alano si fa movimento e se vi piacciono le passeggiate in natura sarete entrambi felici di passare del tempo insieme.
Gli alani amano condividere gli spazi e stare accanto alla persona di riferimento, quindi potrete godere insieme anche i momenti di calma e relax. Riposare sul divano vicino a voi, dormirvi accanto (o meglio, addosso!) e trascorrere le giornate nella serena routine quotidiana è uno degli scopi principali degli animali che fanno parte di questa razza. A dispetto della sua mole e del suo sangue segugio, l'Alano è un cane tendenzialmente tranquillo e che ama tantissimo i suoi umani.