
Per comprendere la trasposizione che la mente umana ha fatto riconoscendo nella forma della combinazione di più stelle degli animali, da cui poi derivano anche i nomi dei segni zodiacali, dobbiamo partire da una parola ancora prima di parlare di costellazioni: asterismo.
L'astronomia definisce i gruppi di stelle visibili durante la notte come un asterismo, appunto, che riusciamo a identificare per la sua forma geometrica. All'interno di una costellazione possono esserci diversi asterismi o una grande costellazione viene considerata un unico asterismo. Sono questi ‘disegni' che gli antichi hanno osservato, cercando di scrutare lo spazio per comprendere le ragioni per le quali siamo al mondo, attribuendo loro significati diversi per studiare la natura e il passaggio del tempo, anche.
Un asterismo che tutti conosciamo è il Grande carro, un gruppo di stelle luminose che ‘collegate' con un tratto immagginario l'una all'altra sembrano appunto all'occhio umano rappresentare un carro dalle dimensioni maggiori rispetto all'altro insieme di astri pure ben noto, il Piccolo carro. Ma ecco che proprio facendo questo esempio troviamo un primo animale ‘identificato' dall'essere umano tra le stelle: la costellazione dell'Orsa Maggiore, di cui l'asterismo del Grande carro fa parte.
Dalle costellazioni allo zodiaco il passo è breve, perché ciò che caratterizza alcuni dei nomi delle combinazioni di stelle o singoli astri che vediamo in cielo anche nell'astronomia è dovuto alla rappresentazione mentale che i nostri antenati hanno fatto e al simbolismo animale.
Come nascono i nomi delle costellazioni e perché hanno i nomi di animali
Sono diverse le popolazioni che hanno identificato animali, figure mitologiche e oggetti nei cieli. Gli altri esseri viventi erano riferimenti importanti per le diverse culture che attraverso il simbolismo diventavano, a seconda dei contesti, elementi rappresentativi della società. I collegamenti sono del resto abbastanza facili da comprendere: ad esempio il Leone era associato alla forza e al potere, mentre l'Aquila simboleggiava la regalità e la connessione con il divino.
Molti nomi dati alle costellazioni hanno origine nella mitologia greca e romana: gli dei si trasformavano in stelle e comunque ne erano i rappresentanti assoluti. Ad esempio la costellazione del Toro è associata al mito di Zeus e Europa che narra la storia dell'innamoramento del primo per la seconda che lo indusse a trasformarsi in toro bianco, vedendo la donna su una spiaggia con le sue ancelle mentre raccoglieva i fiori. In ricordo di quell'amore la suprema divinità dell'Olimpo creò la sagoma del toro bianco in cielo unendo le stelle in cielo.
Ci sono anche costellazioni che sebbene non portino nomi di animali, contengono asterismi che li rappresentano. E' il caso di Orione, altro mito latino. Orione era un cacciatore e per questo nella volta celeste è accompagnato dai suoi cani: Canis Major e Canis Minor.
Altre costellazioni invece sono state chiamate con nomi di animali perché erano importanti anche per riconoscere il passaggio delle stagioni. Ad esempio, la comparsa dello Scorpione nel cielo indicava l'arrivo del caldo estivo.
Cosa vuol dire “Zodiaco” e quali stelle rappresentano gli animali
Dei dodici segni zodiacali ben sette sono animali, sagittario incluso che è un essere per metà umano e per metà cavallo. La parola zodiaco deriva dal greco "zōdiakós kýklos" (ζῳδιακός κύκλος), e vuol dire proprio "circolo delle figure animate" perché le costellazioni che lo compongono hanno nomi ispirati a figure mitologiche e animali. E
Ariete, 21 marzo – 19 aprile

La costellazione dell'Ariete è legata alle origini del mito greco del vello d'oro. Il re di Tessaglia, Atamante, aveva due figli Frisso e Elle, nati dal matrimonio con Nefele, dea delle nuvole prima moglie. Ma il re si sposò una seconda volta con Ino che, per favorire i suoi eredi, spinse Altamante a sacrificare Frisso, convincendolo che fosse necessario per riuscire a mettere fine a una carestia. Nefele si rese conto in tempo però di quanto stava accadendo e inviò in salvataggio di suo figlio Criso, un ariete magico che volava e portava con se il vello d'oro, donato dal dio Ermes. L'ariete salvò Frisso e anche Elle volando lontano ma durante il viaggio accadde l'irreparabile. Quest'ultimo cadde in mare e annegò mentre Frisso riuscì a giungere sano e salvo in una regione che all'epoca era chiamata Colchide dove vi fu il sacrificio dell'ariete e la consegna del vello al re Eete che lo conservò appendendolo ad un albero e facendolo sorvegliare da un drago. Come ricompensa per il suo sacrificio, fu Zeus a decidere di farlo ‘riposare' in cielo e Criso è l'ariete rappresentato nella costellazione. Il mito del vello d'oro è poi collegato a un altra avventura che è quella degli Argonauti e di Giasone e per questo il segno zodiacale rappresenta avventura e coraggio ma l'ariete è anche il primo segno zodiacale e, nell'antichità, segnava l'inizio della primavera e dell'anno astrologico, quando il Sole si trovava nel punto dell'equinozio di primavera.
Toro, 20 aprile – 20 maggio

La costellazione del Toro, come abbiamo accennato in precedenza, è legata al mito di Zeus e Europa e racchiude anche connessioni con altre antiche storie. Si tratta di una delle più antiche e riconoscibili del cielo e contiene gruppi stellari come le Pleiadi – note anche come "le sette stelle" – e le Iadi che formano il volto del toro. E' una costellazione invernale e il periodo migliore per vederla è tra novembre e marzo ed era per gli antichi il segnale dell'inizio della primavera, periodo in cui si poteva iniziare ad arare i campi e motivo per il quale il toro, come segno zodiacale, poi rappresenta la fertilità e la forza nonché la passione e la potenza. L'"occhio" del toro è la stella più luminosa, Aldebaran, mentre la punta di un corno è la stella Elnath.
Cancro, 21 giugno – 22 luglio

Sempre la mitologia greca ha dato origine alla costellazione del granchio e al relativo segno zodiacale. L'animale che ha scatenato la fantasia degli antichi era Carcino, un granchio gigante mandato da Era durante una delle fatiche di Ercole. L'eroe mitologico riuscì a sconfiggerlo, mentre combatteva anche contro l'Idra di Lerna, un mostro leggendario che appartiene anche alla mitologia romana. Il granchio fece del suo meglio per colpire l'eroe mitologico, riuscendo a mordergli un piede con le chele, ma Eracle (nome greco di Ercole) lo schiacciò con un calcio, uccidendolo. Era volle però onorare le gesta dell'animale per il suo coraggio e la sua lealtà, ponendolo tra le stelle e creando così la costellazione del Cancro.
La costellazione zodiacale del granchio è una delle meno luminose e la forma, ovviamente, ricorda quella di un crostaceo. Le persone che sono nate sotto questo segno, considerando che questo animale hanno una forte associazione con la luna, vengono descritte come emotive e protettive. Considerando poi il movimento dell'animale, ovvero di lato, l'astronomia attribuisce a chi è nato sotto questo segno anche la capacità di adattarsi alle situazioni con movimenti indiretti grazie proprio a una profondità d'animo basata sull'intuizione. Ancora, trattandosi di un animale marino, il granchio fa parte dei segni d'acqua e la personalità viene definita come strettamente connessa all'empatia, alla sensibilità e alla profondità emotiva.
Leone, 23 luglio – 23 agosto

Il nome della costellazione del Leone deriva dalla mitologia greca e ciò vale anche per la rappresentazione del segno zodiacale. E' la storia di un animale in particolare quella che viene narrata dalla notte dei tempi: il leone di Nemea, che era invulnerabile e nessuna arma riusciva a fermare la sua forza nel Peloponneso orientale. L'animale era nato da un incesto, quello tra Echidna e suo figlio ed era stato poi consegnato alla dea Era che lo aveva cresciuto con sé. L'unico che riuscì a ucciderlo fu Ercole che della sua pelle ne fece un mantello e un copricapo, con cui è stato poi rappresentato spesso.
Il segno zodiacale del Leone è governato dal Sole che rappresenta luce e vitalità. Collegato al mito e dunque alle caratteristiche dell'animale, in astrologia si ritiene che chi appartiene a questo segno dello zodiaco sia una persona forte e sicura di sé, protettiva e generosa nelle relazioni, passionale nei rapporti e con doti di leadership naturali avendo forte carisma e anche una sana ambizione.
Scorpione, 23 ottobre – 21 novembre

Il nome della costellazione nasce proprio dalla forma che le stelle che la compongono rappresenta: si rifà a tutto il corpo dell'artropode nel cielo estivo con le stelle che formano la sua parte centrale, il pungiglione velenoso e le chele.
Il mito greco associato alla costellazione è quello di Orione, un cacciatore che si vantava di poter uccidere qualsiasi creatura sulla Terra. La sua arroganza irritò la dea Era che scelse un gigantesco scorpione per punirlo. Lo scontro fu estenuante e entrambi morirono nel momento in cui l'animale riuscì a pungere con il suo veleno Orione. Il risultato finale di questa storia fu la decisione di Zeus di dedicare un posto nel cielo ad entrambi, infatti ci sono due costellazioni una a nome dello Scorpione e una intitolata al cacciatore. Quando la costellazione dello Scorpione sorge, Orione tramonta, simboleggiando la fuga di quest'ultimo dall'artropode. Antares è la stella più luminosa dal colore rosso intenso che spesso viene confusa con il pianeta Marte. E' chiamata anche "il cuore dello Scorpione".
Nello zodiaco il segno dello Scorpione rappresenta la forza nascosta, la capacità di trasformazione, il potere della giustizia. Le persone che nascono sotto questo cielo prendono dall'animale caratteristiche come il mistero e il fascino e la loro vita, secondo l'astrologia, è caratterizzata dal provare emozioni intense che governano la persona in modo totalizzante. Si attribuisce agli "scorpioni" spesso il sentimento della vendetta ma si dimentica un aspetto importante di questo segno: la determinazione e la lealtà nelle relazioni.
Sagittario, 22 novembre – 21 dicembre

Metà uomo, metà cavallo. La costellazione del Sagittario ha narrazioni differenti nell'antichità e la più diffusa è che rappresenta Crotos, un centauro nato dalla ninfa Eufeme e del dio Pan. Crotos era un centauro particolare e diverso dai suoi simili, noti per l'aggressività e la poca socializzazione con gli altri esseri viventi: amava tutte la poesia e la musica, era molto legato alle muse e aveva un carattere buono. Era particolarmente legato alle Muse, che lo consideravano un grande ammiratore della poesia e della musica. Proprio le muse chiesero a Zeus di dargli un posto in cielo e così il dio creò una costellazione a suo nome in cui si possono riconoscere l’arco e la freccia che rappresentano il suo spirito veloce e creativo. Il Sagittario è identificato anche con Chirone, il più saggio dei centauri, noto per la sua conoscenza della medicina, della musica, della caccia e della filosofia. Questo centauro è stato mentore di eroi come Achille, Giasone ed Eracle.
Nello zodiaco il segno è rappresentato proprio mentre sta per scoccare un dardo dal suo arco e racchiude le caratteristiche del mito a dimostrazione che chi è nato sotto questo segno è pronto a lanciarsi all'avventura, ha sete di conoscenza e il suo essere metà uomo e metà altro animale rappresenta la connessione tra il mondo umano e quello divino. Dominato da Giove, il segno riflette l’amore per la scoperta, la filosofia e l’esplorazione.
Capricorno, 22 dicembre – 19 gennaio

Il mito del Capricorno è legato a Pan, la divinità metà uomo e metà capra della mitologia greca, protettore della natura e della musica. Durante la guerra tra gli dèi e il mostruoso Tifone, il dio si immerse nel fiume Nilo per sfuggire al pericolo. Nella fretta, però, trasformò solo la parte superiore del suo corpo in una capra, mentre la parte inferiore rimase quella di un pesce. Zeus, ammirando la sua astuzia durante la battaglia, lo premiò portandolo in cielo sotto forma della costellazione del Capricorno.
Le origini del mito, però, si trovano anche nella cultura mesopotamica, collegato a Ea/Enki, il dio della saggezza e della fertilità, descritto con sembianze simili a quelle di una capra marina.
La costellazione si trova nell’emisfero australe e si vede meglio nei mesi estivi e autunnali.La forma, appunto, è quella di una capra con la coda di un pesce.
Dal punto di vista dell'astrologia, degli animali e del mito chi è nato sotto questo segno viene considerato determinato, ambizioso e molto disciplinato: l'ariete è considerato il segno con il più alto senso di responsabilità dello zodiaco, focalizzato sugli obiettivi e sulla realizzazione personale. Come la capra è affidabile e determinato ma come i pesci riservato tanto da apparire a volte distaccato nelle relazioni. Caratteristiche del segno sono anche la pazienza e la pragmaticità.
Il Capricorno è un segno legato a un mito che simboleggia astuzia e adattabilità. La sua costellazione rappresenta la sua doppia natura: pratica e terrena come la capra, ma anche spirituale e profonda come il pesce.
Pesci, 20 febbraio – 20 marzo

La costellazione rappresenta due pesci legati insieme da una corda. Ci sono diverse origini rispetto a quale sia l'origine della costellazione dei pesci, qui riportiamo quella più nota ovvero il mito che anche in questo caso affonda le sue radici nell'antica Grecia. Si tratta della storia di Afrodite e Eros che durante la battaglia tra gli dei dell'Olimpo e i Titani, nota come Titanomachia, si trasformarono in pesci per non essere uccisi da Tifone, gettandosi nel fiume Eufrate. Zeus gli rese onore ‘disegnando' con le stelle la forma dei pesci in cielo e dando così vita alla costellazione.
In astronomia l'associazione con la mitologia e le caratteristiche degli animali ha portato a descrivere i nati sotto questo segno dello zodiaco come persone dalla forte dualità e in continua connessione tra il mondo materiale e quello spirituale. Si dice che i "pesci" sono persone empatiche, intuitive e sensibili, con una naturale inclinazione verso la creatività e la spiritualità.