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11 Marzo 2025
12:34

“Non diamo la colpa ai cani, ma impariamo a conoscerli”. Pediatri e veterinari insieme per l’obbligo di patentino

Un comunicato congiunto della Società Italiana di Pediatria (SIP) e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) in cui viene chiesta una normativa ad hoc per rendere il cosiddetto "patentino" un obbligo per tutti coloro che decidono di far entrare un cane in famiglia.

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Condividere la vita con un cane può essere una delle esperienze più belle ed educative per un bambino e la sua famiglia ma è necessaria un'educazione di base delle persone, oltre che del cane. "Non diamo la colpa ai cani, ma impariamo a conoscerli": è l'appello congiunto della Società Italiana di Pediatria (SIP) e dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) che chiedono una normativa ad hoc per rendere il cosiddetto "patentino" un obbligo per tutti coloro che decidono di far entrare un cane in famiglia.

Pediatri e veterinari fanno riferimento ai recenti fatti di cronaca in cui proprio dei minori, in particolare bimbi di pochi mesi come accaduto in una frazione di Eboli, a Vercelli e recentemente anche ad Acerra, hanno perso la vita a causa del mancato monitoraggio da parte degli adulti di casa nei confronti dei cani di famiglia che ha portato appunto a vere e proprie tragedie.

Cosa propongono pediatri e veterinari per una corretta convivenza tra bambini e cani in famiglia

In particolare SIP e ANMVI sottolineano che è necessario rafforzare la prevenzione "attraverso due leve":

  1. Sviluppare negli adulti una maggiore conoscenza del rapporto bambini-cani per
    una corretta valutazione rischio-beneficio, sottolineando che "è scientificamente assodato che la presenza di un cane in famiglia può portare numerosi benefici per lo sviluppo del bambino".
  2. Rafforzare delle politiche educative al possesso responsabile di cani, specialmente
    in presenza di minori.

Gli esperti indicano anche la strada da seguire per far sì che questi aspetti si trasformino in azioni concrete, sottolineando che "pediatri e veterinari insieme possono unire le competenze e sviluppare linee guida interdisciplinari per indirizzare i comportamenti corretti". Il percorso per arrivare a regole di convivenza condivise per entrambe le categorie viene così spiegato:

  • Adozione consapevole: prima di scegliere il cane, al rifugio o in allevamento, chiedere
    sempre il parere del Medico Veterinario, valutando l’opportunità di una visita veterinaria
    pre adozione.
  • Supervisione costante: educazione dell’adulto, giuridicamente responsabile della relazione, a una relazione sicura tra bambino e cane sia nell’ambito familiare che nei luoghi pubblici, attraverso una migliore conoscenza del rapporto bambino-cane.
  • Educazione alla relazione: educare i bambini a rispettare le esigenze etologiche, fisiologiche e di benessere del cane. Considerare che singoli esemplari possono anche richiedere specifiche misure di intervento e di gestione specialistica, a cura di un Medico Veterinario esperto in Medicina Veterinaria comportamentale e/o in Interventi Assistiti dagli Animali (cd. pet therapy).
  • La prevenzione fin dalla gestazione: preparare i genitori al rientro a casa dopo il parto se in famiglia è già presente un cane. L’arrivo di un neonato può rappresentare un cambiamento significativo per il cane, che richiede un approccio di reciproca conoscenza graduale e corretta. La sicurezza dei bambini è una responsabilità collettiva: solo attraverso consapevolezza, educazione e regole chiare possiamo garantire una convivenza serena e sicura tra bambini e cani.

La richiesta di rendere obbligatorio il cosiddetto "patentino"

SIP e ANMVI nel loro comunicato pongono la questione della necessità del cosiddetto "patentino", chiedendo una riforma rispetto a un'ipotesi normativa che al momento non esiste proprio a livello nazionale, se non dopo che un evento grave si sia verificato. Ci sono Regioni come la Lombardia che attualmente, infatti, hanno previsto dei percorsi ma sono su base volontaria e proprio quest'ultima ha portato all'esame della Camera una proposta di Legge per rendere il patentino obbligatorio a livello nazionale.

Ciò che le due categorie professionali chiedono è dunque di "ripensare una formula" considerando anche "le modalità offerte dalla formazione a distanza" e attingendo "all’esperienza di altri Paesi europei e alle linee guida più aggiornate della Associazione Mondiale dei Veterinari, che non escludono casi di obbligo formativo, in chiave preventiva, fin dall’adozione del cane".

"La relazione con un animale domestico favorisce la crescita armoniosa dei bambini, migliorando la loro empatia, il senso di responsabilità e il benessere emotivo – ha dichiarato Rino Agostiniani, presidente della Sip – Ma per garantire una convivenza positiva la sorveglianza di un adulto è imprescindibile: un cane e un bambino non dovrebbero mai stare insieme senza supervisione".

Parole simili da parte di Maco Melosi, presidente dell'Anmvi chiaramente rivolte anche al benessere del cane: "È essenziale che i proprietari genitori o che stanno per diventare genitori adottino tutte le precauzioni necessarie per una convivenza sicura, a partire dalla scelta del cane più indicato per il contesto familiare. Maggiore sarà la compatibilità tra le condizioni socio-ambientali con le esigenze di benessere del cane e maggiore sarà l'equilibrio complessivo della convivenza".

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