Coperte, medicine, cibo: sono tanti i beni di prima necessità che le persone possono donare per aiutare i rifugi e le associazioni ad affrontare l'emergenza freddo. Nelle prossime settimane la colonnina di mercurio scenderà vistosamente e in questi frangenti più che mai è fondamentale il ruolo dei volontari che fanno da collegamento tra i cani dei rifugi e la cittadinanza. A lanciare l'appello è Carla Rocchi, presidente dell'Enpa, la più antica associazione di tutela animale in Italia, che invita a «stare vicino ai volontari».
L'appello dell'Enpa: «Gli animali sono i più bisognosi»
«I volontari animalisti ricchi non esistono – spiega Rocchi – perché devono fare fronte anche alla mancanza di assistenza da parte dello Stato, sia per gli animali senza famiglia che per quelli delle persone poco abbienti. Non solo in questo momento ma sempre è fondamentale sostenere le associazioni animaliste e chi si occupa di animali». E poi aggiunge: «Quando si aiuta un animale, la sua gratitudine è eterna».
La possibilità di vivere in un luogo caldo e confortevole ha a che fare con il diritto di tutti gli esseri viventi di poter vivere dignitosamente. Tra le “Cinque libertà” del benessere animale, che stabilisce le regole minime per poter garantire una vita dignitosa agli animali domestici c'è proprio la libertà di avere a disposizione un ambiente fisico adeguato. Una condizione che spesso purtroppo non rispecchia quella di moltissimi cane chiuse nel freddo di un box.
Il principale invito dell'Enpa per gli ospiti di queste strutture è quello di non ignorarli: «Tra tutti i bisognosi in un paese, gli animali sono veramente i più bisognosi. Le persone hanno modo di chiedere aiuto, quantomeno perché possono farlo con le parole, un animale invece può farsi ascoltare solo con lo sguardo». Gli animali, così come la tutela dell'ambiente e l'igiene pubblica, sono competenza delle istituzioni, eppure per Roccchi, «Lo Stato non si fa carico degli animali, per questo chiunque voglia fare una buona azione può cominciare dalle cose basilari: riempire una ciotola, portando una coperta in un rifugio per scaldare chi c'è, e anche adottare un animale. Insomma, tutte le buone azioni che possono servire sia a dare una casa a un animale, sia a dargli un'esistenza migliore».
Sono quindi tanti i piccoli gesti che le persone possono fare per dare una nuova speranza agli animali donando coperte, cucce chiuse, medicine e altri beni essenziali.
Coperte
Portare una vecchia coperta o una trapunta ai rifugi del proprio territorio può cambiare la vita di tanti cani. I cani all'interno dei rifugi spesso sono esposti al freddo a causa anche di strutture non adeguatamente isolato o riscaldate. Non servono coperte nuove: quelle vecchie, magari un po’ usurate, sono perfette per creare ripari caldi e accoglienti.
Anche le strutture ricettive, come alberghi, bed & breakfast e case vacanze, possono contribuire. Quando decidono di sostituire le vecchie coperte o trapunte, anziché buttarle possono scegliere di donarle alle associazioni che a loro volta le distribuiranno alle strutture con maggiore necessità.
Cucce chiuse
Le cucce chiuse sono un altro elemento essenziale per proteggere i cani durante i mesi invernali. Questi rifugi offrono riparo dalle intemperie creando un maggiore isolamento rispetto a quello garantito dal semplice box.
Chi ha una cuccia inutilizzata o in buono stato può portarla al canile più vicino o alle associazioni del territorio. Le cucce di plastica o di legno sono particolarmente indicate, poiché isolano bene dal terreno e mantengono al loro interno una temperatura più stabile.
Medicine
I farmaci veterinari rappresentano una nota dolente per tutti coloro che si occupano di animali familiari, eppure sono fondamentali soprattutto durante l’inverno, quando i cani sono più vulnerabili a malattie e infezioni. Tra i farmaci più richiesti ci sono antinfiammatori, antidolorifici e medicinali per curare raffreddori o problemi respiratori.
Un’attenzione particolare va riservata agli antiparassitari. Se fino a qualche anno fa pulci e zecche erano un problema estivo, oggi si riscontrano tutto l’anno, anche in inverno. Tuttavia, proprio nei mesi freddi gli antiparassitari scarseggiano nei rifugi, mettendo gli animali a rischio di infestazioni.
Cibo
Il cibo è una delle principali necessità per i canili. In inverno, però, la richiesta di cibo umido e scatolame aumenta, poiché questi alimenti sono i preferiti dai cani nei mesi freddi, e inoltre aiutano a mantenerli idratati.
A questi poi si aggiungono biscottini e premietti che possono dare un po' di calore al cuore degli animali senza famiglia. Non solo soddisfano il palato degli animali, ma rappresentano anche un piccolo gesto di affetto che può riscaldare il loro cuore.
Lampade riscaldanti
Le lampade riscaldanti sono spesso richieste dai volontari che conoscono la situazione dei canili. Soprattutto in presenza dei climi più rigidi rappresentano un alleato fondamentale per garantire il benessere degli animali nei rifugi. Posizionate nei box o nelle zone comuni aiutano a mantenere una temperatura accettabile anche nelle notti più fredde.
Chiunque abbia una lampada riscaldante inutilizzata può donarla a un canile, oppure acquistane una nuova. Per molti, queste fonti di calore possono fare la differenza tra una notte passata a tremare e una trascorsa al caldo.