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La notte, quando la maggior parte delle persone è a dormire, diventa il regno degli altri animali che vivono intorno a noi e che si muovono silenziosi nel buio. Tantissimi animali hanno infatti evoluto adattamenti, caratteristiche e abitudini per muoversi soprattutto durante la notte, quando può essere più facile sfruttare il buio per non farsi notare. Questi animali hanno spesso occhi grandi e una vista acuta per riuscire a vedere anche con pochissima luce oppure un udito finissimo e la capacità di muoversi senza fare alcun rumore.
Altri, invece, si attivano dopo che il sole e tramontato soprattutto per necessità, magari perché vivono in ambienti urbani o nei pressi di centri abitati, dove la presenza umana durante le ore di luce li costringe a restare nascosti e cacciare solo quando c'è poca attività nei paraggi. Di animali notturni ce ne sono tantissimi e sarebbe impossibile elencarli tutti. Ma proviamo a conoscere un po' più da vicini quelli più iconici e che, con un po' di fortuna, potreste persino incontrare in giardino o durante un viaggio in auto.
Gufi e altri rapaci notturni
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I rapaci notturni come gufi, civette e barbagianni, sono i predatori della notte per eccellenza. Questi uccelli sono dotati di un volo incredibilmente silenzioso e di un udito eccezionale, che gli permette di individuare le loro prede anche nel buio più totale. Il gufo reale (Bubo bubo) è la specie più grande e maestosa di tutte, ma è difficilissimo da osservare. Più facili da vedere sono la civetta (Athene noctua), il barbagianni (Tyto alba), il gufo comune (Asio otus) e l'assiolo (Otus scops), che in primavera è facilissimo da ascoltare e riconoscere per via del suo costante e ritmico "chiù". Tutti i rapaci notturni cacciano soprattutto piccoli animali, come roditori e altri mammiferi, uccelli, ma anche anfibi e insetti.
I pipistrelli
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Se tra gli uccelli i gufi sono i dominatori indiscussi della notte, tra i mammiferi questo ruolo è sicuramente ricoperto dai pipistrelli. I chirotteri sono infatti tra gli animali notturni più noti e affascinanti. Grazie all'ecolocalizzazione, riescono infatti a cacciare falene e altri insetti in volo, con incredibile precisione e nel buio più totale. In Italia ci sono tantissime specie diverse di pipistrelli, dalla rara nottola gigante (Nyctalus lasiopterus), che con oltre 45 centimetri di apertura alare è il chirottero più grande di tutti, fino ai più comuni e minuti ferri di cavallo (genere Rhinolophus), molosso di Cestoni (Tadarida teniotis) e gli orecchioni (genere Plecotus).
La volpe rossa
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La volpe rossa (Vulpes vulpes) è uno degli animali più versatili e adattabili in circolazione. Non è completamente notturna, ma quasi sempre predilige il buio per cacciare per evitare la presenza umana. Agile e intelligente, si muove silenziosa nei campi e nei boschi alla ricerca di piccoli roditori, uccelli, insetti e persino frutta. Il suo udito eccezionale le permette di individuare le prede anche sotto la neve o nel fitto della vegetazione. Probabilmente vi sarà capitato di osservarne uno durante un viaggio notturno in auto e, se avete un giardino aperto o abitate vicino a uno spazio verde, forse vi conviene piazzare una fototrappola: quasi certamente potreste beccare una volpe di passaggio.
Il lupo
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Anche il lupo (Canis lupus), come la volpe, non è un predatore esclusivamente notturno, ma è perfettamente attrezzato per cacciare anche al buio. Vive in branchi formati da una coppia riproduttiva e dai loro cuccioli e tutti insieme si muovono soprattutto di notte per tenersi lontani dagli esseri umani. Quando caccia, sfrutta il buio per cogliere di sorpresa caprioli, giovani cervi, cinghiali e altri anomali, spesso costretti dagli esseri umani a muoversi anche loro soprattutto di notte. La comunicazione tra i vari membri del branco è fondamentale: ululati, vocalizzazioni e segnali olfattivi permettono di muoversi e coordinare la caccia con straordinaria efficienza.
Il gatto selvatico
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Il gatto selvatico (Felis silvestris) è probabilmente il predatore più schivo e difficile da vedere dell'intera fauna italiana. Proprio per questo, viene spesso chiamato "fantasma dei boschi" perché spesso è lì, ma è quasi impossibile da rilevare. Vive soprattutto in boschi e aree montane e caccia piccoli mammiferi, uccelli e rettili, sfruttando la sua agilità, la vista eccezionale e la capacità di muoversi senza fare rumore. A differenza dei gatti domestici è più robusto, ha un coda più tozza e larga decorata da anelli neri e un'indole decisamente più schiva e solitaria. Vederne uno è un vero e proprio colpo di fortuna, persino per chi studia gli animali per lavoro.
Il succiacapre
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Il succiacapre (Caprimulgus europaeus) è invece un uccello notturno poco conosciuto, ma estremamente affascinante ed enigmatico. Durante il giorno si mimetizza perfettamente tra i rami e le foglie secche a terra, mentre di notte si attiva per catturare insetti in volo spalancando la sua enorme bocca. Il suo verso, un suono vibrante e ipnotico, riecheggia nelle calde notti estive tra i campi e al margine dei boschi, rendendolo inconfondibile. Eq un migratore e trascorre l'inverno in Africa. Il suo curioso nome comune, deriva dalla credenza errata, diffusa soprattutto nell'antichità, che si attaccasse alle mammelle degli animali al pascolo per succhiarne il latte.
La nitticora
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Anche la nitticora (Nycticorax nycticorax) è un predatore notturno spesso sottovalutato. Questo piccolo airone, spesso si muove di notte per cacciare soprattutto pesci, anfibi e piccoli animali. Al calar del sole si muove con discrezione lungo le rive dei fiumi e laghi, utilizzando il becco affilato per catturare le sue prede con rapidità. Il suo nome, significa "corvo notturno", proprio in virtù delle sue abitudini. Anche questa specie migra e trascorre l'inverno in Africa. Il suo verso, si può facilmente sentire di notte al margine di fiumi, laghi e altre zone umide di tutta la penisola.
I rospi
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Anche se solitamente non associamo la parola "predatore" ai rospi, anche questi grossi e tozzi anfibi sono in realtà dei cacciatori notturni. Sia il rospo comune (Bufo bufo) che il rospo smeraldino (Bufotes balearicus), le due specie più diffuse e comuni in Italia, emergono infatti soprattuto durante le fresche notti primaverili ed estive, soprattutto dopo la piaggia, per cercare insetti, lombrichi e piccoli invertebrati. Grazie alla loro pelle tossica, sono poco appetibili per quasi tutti gli altri predatori più grandi, e di notte si muovono lentamente tra erba e sottobosco alla ricerca di cibo senza preoccuparsi più di tanto di altri animali.