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Ogni razza canina nasce da una storia fatta di incroci e selezioni, quasi sempre artificiali, guidate da noi esseri umani. Il concetto di "razza" in cinofilia è infatti relativamente recente: nasce soprattutto in Regno Unito quando si è iniziato a selezionare attivamente tratti specifici – sia fisici che comportamentali – per ottenere cani in grado di assolvere determinati compiti, svolgere precisi lavori o, ancor più recentemente, rispondere a determinati standard estetici.
Dietro a ogni razza c'è una volontà umana: quella di modellare i cani per renderli utili o "belli" ai nostri occhi. Ma se da un lato la selezione ha dato origine a centinaia di razze diverse, dall'altro ne ha anche cancellate molte. Alcune si sono estinte per perdita d'interesse, altre perché afflitte da problemi di salute legati alla genetica, altre ancora potrebbero sparire presto per decisioni legate al benessere animale o politiche, come i crescenti divieti introdotti in alcuni paesi per alcune razze brachicefale o considerate "pericolose".
Ma vediamo da vicino cinque esempi emblematici di razze canine che, un tempo diffuse, oggi non esistono più.
English White Terrier

L'English White Terrier è stata una razza britannica dal destino tanto rapido, quanto tragico. Nato nella seconda metà dell'Ottocento incrociando vari tipi di Terrier, fu concepito per rispondere alla nuova moda del momento: le esposizioni canine. Si cercava un cane snello, dal mantello completamente bianco e dalla testa affusolata, tratti che oggi si intravedono nel Bull Terrier. Ma la selezione esasperata portò con sé pesanti conseguenze: sordità congenita, problemi cranici (la cosiddetta "testa a mela") e generale fragilità fisica.
Questi difetti genetici, uniti all'incompatibilità con le attività lavorative tradizionali dei Terrier, cani selezionati per la caccia a piccoli animali selvatici, decretarono la fine della razza entro pochi decenni. L'ultimo English White Terrier scomparve già negli anni 90 dell'Ottocento. Di lui, resta una piccola eredità genetica nel DNA dei moderni Bull Terrier, razza nata incrociandola in parte anche con il Bulldog Inglese.
St. John's Water Dog

Il St. John's Water Dog è un pezzo di storia di tutti cani da riporto. Originario del Canada, e in particolare della regione di Terranova, era il compagno ideale dei pescatori locali: robusto, docile, amante dell'acqua e abilissimo nel recupero delle reti e dei pesci. Il suo nome tradisce del resto le sue chiare origini acquatiche La razza iniziò però a sparire dalla circolazione nel corso del XX secolo a causa di diversi fattori. In Canada furono introdotte pesanti tasse sui cani non sterilizzati e nel frattempo molti finirono in Regno Unito.
Lì furono utilizzati per creare nuove razze, tra cui il Labrador Retriever, il Golden Retriever e il Flat-Coated Retriever, tra i più famosi apprezzati cani da riporto. Gli ultimi due St. John's Water Dog di cui si hanno notizie – entrambi maschi – morirono nei primi anni 80 del secolo scorso. Con loro si chiuse per sempre il capitolo di una razza fondamentale e che ha fatto la storia della cinofilia moderna.
Old English Bulldog

L'Old English Bulldog era un cane nato dalla violenza e dai maltrattamenti. Era infatti il cane più impiegato nei famigerati combattimenti contro i tori, il cosiddetto bull-baiting, che tra il XVII e il XIX secolo era considerato uno "sport" molto popolare in Inghilterra, persino tra i reali. Questa razza era stata selezionata per la forza, l'aggressività, la resistenza al dolore e una particolare capacità di mordere e aggrapparsi al muso dei tori. Le arene come il Westminster Pit o il Beargarden di Londra erano i teatri di questi spettacoli cruenti.
L'abolizione formale del bull-baiting nel 1835, grazie Cruelty to Animals Act, segnò l'inizio del lento e inesorabile declino di questa razza. I combattimenti illegali continuarono per un po', ma l'interesse verso l'Old English Bulldog scemò lentamente e la comparsa di razza più agili e robuste decretò la sua fine. Tuttavia, l'Old English sopravvive ancora nel DNA di razze come lo Staffordshire Bull Terrier, il Bull Terrier e l'American Pit Bull Terrier.
North Country Beagle

Il North Country Beagle era un grande cane da caccia originario dello Yorkshire, nell'Inghilterra settentrionale. A differenza del Beagle moderno, più piccolo e compatto, questo cane era molto più resistente e in grado di inseguire le prede per ore. Si trattava di una razza decisamente "rustica" e senza troppo fronzoli, adatta al clima freddo e alle lunghe battute di caccia. Ma proprio il declino della caccia sportiva nel XIX secolo, unito all'incrocio con altre razze per ottenere individui più piccoli e maneggevoli, ne decretò la fine.
Non è chiaro quando e perché la razza scomparve definitivamente, ma secondo alcuni storici si sarebbe già estinta entro l'inizio dell'Ottocento. Molto probabilmente, il North Country ha contribuito a lasciare in eredità alcuni tratti genetici ai Beagle moderni, ai Foxhound e forse anche al Bloodhound, tutti segugi che condividono molte delle caratteristiche sia estetiche che motivazionali che venivano attribuite al grande cane da caccia originario dello Yorkshire.
Norfolk Spaniel

All'inizio del Novecento, il Norfolk Spaniel – conosciuto anche come Shropshire Spaniel – era considerata la razza più diffusa in Inghilterra. Selezionato come cane da caccia, era apprezzato per le sue abilità in tutti i contesti, dai boschi all'acqua. È l'antenato diretto dello Springer Spaniel Inglese, ma la sua storia è complessa, frammentata e scarsamente documentata. Le teorie più accreditate sostengono che fosse nato da incroci tra diversi Spaniel "da terra" e "da acqua", come il Sussex Spaniel.
La suddivisione degli Spaniel in categorie distinte avvenne infatti già nel lontano Cinquecento, ma il riconoscimento ufficiale del Norfolk Spaniel arrivò solamente nel 1885, grazie allo Spaniel Club. Col tempo, però, lo Springer Spaniel prese il sopravvento, divenne la razza di riferimento e il Norfolk fu progressivamente messo da parte. Gli ultimi individui di cui si ha notizia scomparvero già agli inizi del XX secolo, cancellando per sempre un pezzo di storia della cinofilia britannica.