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20 Marzo 2025
12:06

5 motivi per cui la vita con il mio cane mi rende felice

Nella giornata internazionale della felicità, il 20 marzo di ogni anno, ho provato a chiedermi in che momenti e come il mio cane ha reso la mia vita più felice. Non è facile ridurre tutto a un elenco ma ci sono delle situazioni e delle emozioni che la vita insieme a Frisk mi ha regalato che mi hanno portato a sentire di più le mie emozioni, guardare il mondo da un'altra prospettiva e anche a ritornare a giocare come se fossi una bambina.

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"Ma come fai, io a quest'ora io sono distrutta… non scenderei di casa per nulla al mondo!". Mi capita spesso, parlando con un'amica che non vive con un cane, sentire questa frase la sera mentre scambiamo due chiacchiere per raccontarci come è andata la giornata, in quel momento in cui il desiderio comune è di lasciarsi andare al relax, soprattutto durante l'inverno. C'è una sola risposta che solo chi ha la fortuna di vivere una relazione con un cane sa dare a se stessa e agli altri: il mio cane mi rende felice ogni giorno, è il minimo che possa fare io per lui.

Oggi è la giornata mondiale della felicità e partire da qualcosa che ci pone di fronte a quello che noi siamo tenuti a fare per restituire a Fido in minima parte ciò che ci dona ogni giorno è solo un pretesto per far capire, appunto, quanto il mio cane Frisk, come sarà per tante altre coppie a sei zampe, riempie la mia vita di momenti di pura gioia e serenità.

E' difficile fare un elenco di motivi per cui il mio cane mi rende felice e ho provato a pensare a pochi ma intensi attimi in cui sento che sono stata fortunata ad averlo conosciuto e ad esserci scelti. Ecco perché ho deciso di dividere questo articolo in 5 ‘blocchi' accompagnandolo da 5 immagini che, spero, riescano a descrivere quanto vivere con un cane sia un'esperienza che consiglio a chiunque, consapevolmente, comprenda anche però che prendere un cane nella propria vita non significa solo questo ma anche una piena responsabilità rispetto a una scelta che, decisamente, cambia la vita. 

Mi fa ridere

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La sua goffaggine, la sua convinzione di essere nel giusto, la sua capacità di sdrammatizzare, il suo modo di dirmi "dai, non te la prendere!". Sì, Frisk in tantissime occasioni e per svariati motivi mi fa molto ridere. Ad esempio, quando sta per fare qualcosa di molto importante, dal suo punto di vista, come saltare nella neve convinto che grazie alle sue ottime capacità d'atleta riuscirà a passare dalla riva a un'altra di un ruscello e poi si schianta al suolo senza alcuna grazia, rialzandosi con l'espressione perplessa e con una conseguente scrollata, quasi per far credere a se stesso e a chi lo guarda che nulla è accaduto. Oppure quando fa qualcosa che a me non sta bene, come abbaiare contro un altro cane maschio che nemmeno lo stava guardando e, sapendo che di lì a poco sta per ricevere una ramanzina, già mi ha rivolto i suoi occhioni dolci e a suo modo mi dice "dai, andiamo avanti, non ho fatto niente…".

Ancora, mi fa ridere quando fa il buffone con i miei amici, quando gli porta insistentemente il suo gioco preferito per farselo lanciare, fingendo così di voler entrare in contatto con loro ma in realtà controllandoli con un'attività che a lui in fondo piace e che gli consente di trovare una forma di interazione che non lo obbliga a farsi manipolare, visto che lui la confidenza la dà a pochi eletti.

Ecco, quest'ultimo esempio mi fa venire un sorriso proprio di tenerezza nei confronti di un cane, come tutti gli altri, che sa esprimere le sue emozioni e che ha un cuore d'oro che nasconde piccole fragilità dietro l'aspetto di un mix pastore, molosso e pure levriero pieno di tante motivazioni che a volte vanno d'accordo e altre sono da tenere a bada.

Mi mette in contatto con le mie emozioni

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Osservare proprio il suo mondo interiore, entrarci in empatia e, allo stesso tempo, lasciarlo libero di scegliere mi mette in contatto con le mie stesse emozioni. Un cane da questo punto di vista, e non solo, è davvero sfidante. Non è vero, come molti pensano e dicono, che ti restituisce "solo amore", anzi. Avere un cane al fianco ti obbliga a interrogarti sulla tua capacità di leggere attraverso lo sguardo di un individuo che è altro da te e, che per di più rispetto alla relazione con un essere umano, ha motivazioni e desideri necessariamente diversi dai nostri.

Ma la parte più ardua è proprio quando si va a toccare l'aspetto delle emozioni perché i cani, come noi, provano tutte le cosiddette primarie (paura, gioia, disgusto, tristezza, rabbia) e ci sono studi che dimostrano che provano anche le secondarie, ovvero sentimenti complessi come l'allegria, il senso di colpa, la noia, la delusione, la gelosia e tante altre sfaccettature complesse dell' ‘anima' di un essere senziente.

Mettersi in ascolto dell'altro, del resto, ha senso solo se allo stesso tempo ci si mette in gioco e farlo con un cane che ce la mette tutta a comunicare quello che sta provando necessariamente, almeno a me, fa interrogare sulla mia capacità o meno di come esprimo io ciò che provo a chi mi è di fronte. Ed ecco che il passaggio dalla relazione con il cane a quella con gli altri esseri umani è un attimo, ovvero è ciò che poi Frisk mi ha insegnato quando poi lo traslo nel mondo dei miei rapporti intraspecifici, provando anche con chi è "uguale a me" ad essere io per prima più onesta o, almeno, più chiara nel dire ciò che provo e che penso.

Mi mostra le cose da un'altra prospettiva

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Ed ecco allora che un altro motivo per cui la vita con un cane mi rende felice è aver ottenuto un grande regalo da parte di Frisk: mi ha mostrato il mondo da un'altra prospettiva. Un cane osserva la realtà attraverso sensi elettivi diversi dai nostri. Per noi ha valore primario la vista, per Frisk e i suoi simili l'olfatto gioca il ruolo di protagonista per leggere ciò che accade e guardarlo con il naso all'insù mentre cattura le informazioni e così fare esperienza mi ha permesso di capire che la realtà non è solo ciò che vediamo e che ci sono odori e suoni, anche, che possono davvero metterci in pace con la vita.

Osservare come un cane poi affronta anche i momenti difficili, come ad esempio una situazione che lo mette a disagio, è un modo per vedere come e quanto noi invece spesso non riusciamo ad uscire da problemi che potrebbero essere risolti con minore intensità. Il riferimento in questo caso è ai piccoli problemi che possiamo incontrare ogni giorno, come una discussione al lavoro o uno scontro nel traffico per fare due esempi pratici.

Frisk mi ha mostrato che spesso una scrollata basta per ritornare ad uno stato di omeostasi, ovvero a un equilibrio interiore che fa del problema quello che è: un impedimento che non può cambiare l'umore in modo determinante, perché non c'è tempo per… perdere tempo dietro questioni piccole quando la vita, lo sappiamo tutti ma a volte ce lo dimentichiamo, ci costringerà in determinati momenti a situazioni davvero complesse da gestire e superare a livello emotivo.

Ecco, la prospettiva che il mio cane mi ha mostrato è quella che la felicità sta anche nel saper uscire da un problema in modo più rapido, focalizzando l'attenzione su quanto di bello c'è da fare ancora finché si è di passaggio in questa esistenza.

Mi fa scoprire la natura

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Il suo sguardo aperto al mondo, la sua curiosità verso questo viaggio sulla Terra così breve, e allo stesso tempo eterno in ogni attimo condiviso, è stato ed è ancora il faro che mi guida a casa, alla nostra tana che non ha un luogo unico e fisso nella realtà ma che so sempre dove grazie alla nostra relazione.

Prima di ritornare in quel nostro posto, però, il mio cane mi ha portato in giro per boschi, fiumi e montagne che non avevo mai attraversato. Per non parlare di spiagge con mari in cui tuffarci e sentieri da cui guardare dentro e fuori di noi con spirito di contemplazione e avventura.

E' una felicità immensa quella che mi scoppia dentro quando calpestiamo erba e terreno insieme, quando le nostre sei zampe lasciano tracce del nostro passaggio e la natura ha assunto un ruolo importantissimo nella mia vita che mai avrei scoperto se non fosse stato per lui.

Mi ha fatto capire cosa significa la parola "casa"

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Tornare insieme in un posto le cui pareti sono calde e accoglienti e ognuno di noi si sente protetto è un altro aspetto della felicità che comporta la vita con un cane. Non intendo necessariamente l'appartamento dove viviamo, ma proprio quella capacità di sentirsi a casa ovunque nel mondo se accanto si ha il proprio compagno a quatto zampe.

Il senso di questa serenità sta tutto, probabilmente, in una parola: condivisione. Sentirsi parte di un binomio, in cui la relazione è saldata intorno alla chiarezza degli intenti di entrambi, fa sentire al sicuro e porta con sé un senso di comprensione che determina felicità. Che sia una stanza d'albergo, la casa di un amico, il van su cui facciamo le nostre sortite in natura, quando sono con Frisk al calare della sera in una delle nostre ‘tane' mi sento protetta e so di poter anche affrontare certi pensieri senza paura, nella convinzione che seppure non tutto va sempre per il verso giusto io e lui facciamo entrambi del nostro meglio per non ‘mancarci mai'.

Mi fa ritornare bambina

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Questo passaggio poteva anche essere intitolato "mi fa tornare la voglia di giocare" e il gioco è necessariamente qualcosa che comporta uno stato di felicità. I cani sono davvero dei maestri in questo: giocano fino all'ultimo respiro, fin quando il corpo glielo permetterà e senza rinunciare mai a divertirsi. Con Frisk ho ricontattato la bambina che è in me e ho scoperto che è viva e vegeta e che quando viene chiamata in causa non si tira mai indietro!

Giochiamo a quello che piace a lui e che anche a me fa piacere, perché se non ci si diverte insieme, sappiate che il vostro cane lo saprà benissimo che state facendo finta. Così ci dilettiamo in diverse interazioni che ci rendono davvero felici come nascondergli degli oggetti, anche in casa, per far sì che lui si fiondi poi a cercarli, coinvolgendo anche gli amici che ci vengono a trovare nel gioco del nascondino e ancora meglio se poi lo facciamo all'aperto. Ancora: giochiamo a rincorrerci, ci piace un sacco farci il bagno a mare insieme con relativa gara di tuffi, ci sfidiamo con un po' al tira e molla con una corda o un legnetto e così via. Frisk ed io amiamo fare le cose insieme e il gioco è uno strumento per rendere entrambi sempre più convinti che insieme siamo davvero una bella squadra.

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