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21 Novembre 2024
9:00

5 animali domestici piccoli da tenere in casa: quanto vivono e come accudirli al meglio

Animali come criceti, uccellini, porcellini d'india, pesci rossi e coniglietti sono animali domestici che si caratterizzano per le dimensioni ridotte. Vediamo le loro principali caratteristiche e come accudirli al meglio quando vivono in casa.

A cura di Aurelio Sanguinetti
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Molte famiglie vivono con un cane e un gatto e sono questi gli animali domestici con cui si è instaurata, nel corso di migliaia di anni, una vera relazione tra noi umani e loro. Ci sono però anche animali domestici molto piccoli che è possibile tenere in casa. Sono sempre di più, infatti, le persone che scelgono altri animali, domestici e non, con cui condividere la vita in casa, sebbene non sia consigliabile sottoporre soggetti abituati alla vita in libertà a privazioni che, giocoforza, comporta il dover sottostare ai nostri ritmi e ai nostri contesti.

In questo articolo presenteremo una breve lista di specie che sono presenti in molte case, ma dobbiamo tuttavia sottolineare che le loro dimensioni, motivo per cui spesso vengono scelti soprattutto in presenza di bambini, non devono indurci a pensare che non abbiano necessità fisiche e psicologiche da soddisfare: tutte le specie di cui vi diremo da qui in avanti hanno bisogno infatti del proprio spazio, di un ambiente in cui possono vivere tranquillamente la propria intimità. Semplicemente: non sono giocattoli.

Questi animali vanno tenuti con cura, lasciati liberi di esprimere la propria curiosità e la propria personalità e devono essere protetti dall'eventuale aggressività di altri animali o delle persone.

1. Criceto

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Il criceto è sicuramente uno degli animali domestici di piccole dimensioni più apprezzato dalle famiglie italiane. Ne esistono di diverse specie, dal criceto dorato (Mesocricetus auratus) a quello cinese (Cricetulus barabensis)

Sono animali che possono raggiungere una grandezza massima di 10 cm e che si nutrono principalmente di semi e di frutta secca. Alcune varietà hanno delle necessità ambientali specifiche e possono anche andare in letargo, quando la temperatura esterna si raffredda. Quando questo succede, bisogna preparargli una casetta dove possano dormire sereni nello spazio in cui vivono quotidianamente.

Animali molto intelligenti, sono anche molto attivi e amano giocare e muoversi in continuazione, soprattutto se hanno a loro disposizione dei giochi con cui passare il tempo. I criceti vengono coinvolti anche in alcuni percorsi di IAA (pet therapy).

2. Conigli

coniglio

I conigli sono un valido sostituto di cani e gatti, seppur richiedono un'attenzione particolare visto che hanno la tendenza a rosicchiare tutto ciò che ritengono appetibile. Esistono anche delle varietà nane che spesso i genitori scelgono per bambini molto piccoli. Attenzione sempre, però, alla qualità della vita che siamo in grado di fornirgli: come i criceti i conigli di qualsiasi taglia, quelli "mignon" ancora di più, vengono scambiati per "pupazzi" e proprio il ruolo dei genitori è fondamentale nell'educazione dei bimbi, visto che – come detto – spesso vengono adottati proprio per darli poi come "compagni di gioco" ai più piccoli della famiglia.

In media vivono fra i 5 e i 7 anni e possono accompagnare l'infanzia o l'adolescenza di un bambino. Si alimentano principalmente di ortaggi e verdura e sono abbastanza giocherelloni, amando farsi rincorrere. Essendo tuttavia molto delicati, non sono indicati per quei bambini che non riescono a contenere le  proprie energie, visto che possono farsi male abbastanza facilmente.

Nel caso in cui decidiate di tenerne uno in casa, ricordate di stare attenti nel caso in cui lo teneste in giardino. Il coniglio infatti può essere anche in grado di scappare e divenire vittima di diverse tipologie di animali: gatti randagi, cani dei vicini, gabbiani e persino rapaci diurni, che vivono dentro le nostre città.

3. Uccellini

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In molti scelgono invece di convivere con piccoli uccelli, domestici e non. Per esempio i canarini domestici (Serinus canaria) o specie selvatiche come i pappagallini che, però, va ricordato sono appunto animali che non hanno affrontato un processo di domesticazione e che dovrebbero perciò restare liberi in natura. Tuttavia, anche questi uccelli sono spesso vittima di abbandoni, rinunce o condizioni che giocoforza non permettono un loro ritorno in natura. Chi decide quindi di dare loro una vita dignitosa, seppur in cattività, deve perciò farlo con estrema consapevolezza e impegno.

Sono infatti degli animali estremamente intelligenti, longevi e socievoli, che richiedono perciò molte attenzioni sia di tipo ambientale che sociale. Rispetto cani, gatti. In media un pappagallino, come un parrocchetto (Myiopsitta monachus), può vivere fino a 15 anni di età, ma specie più grandi, come le are, possono tranquillamente arrivare anche a 60 anni.

Nel caso vogliate ospitare dentro la vostra case degli uccelli, ricordatevi che per loro è molto triste vivere tutta la loro vita all'interno di una gabbia. Sarebbe necessario dargli la possibilità di volare, interagire e socializzare con i propri simili.

4. Pesci

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I comunissimi pesci rossi domestici sono tra gli animali da compagnia più diffusi al mondo. Regalati, venduti e acquistati per pochi euro, tutti almeno una volta ne abbiamo posseduto uno oppure li abbiamo visti in piccoli acquari o bocce di vetro. Sono però tra gli animali più sottovalutati e maltrattati tra tutti, perché sono facili da allevare e si tende a credere necessitino di poco spazio e impegno.

Come qualsiasi altro animale, decidere di adottarne uno significa assumersi la responsabilità di prendersene cura e garantirgli le migliori condizioni di vita possibile. I pesci rossi sono animali gregari e sociali, dalle insolite e inaspettate capacità cognitive. Sono in grado di apprendere comportamenti complessi e possono persino imparare a riconoscere i volti gli esseri umani.

Come qualsiasi altro animale possiede esigenze ecologiche, alimentari e spaziali che dovrebbero essere sempre garantite. Anche per i pesci rossi vale la regola del più «grande è l'acquario meglio è», ma ogni esemplare dovrebbe avere a disposizione perlomeno 100 litri di acqua, costantemente ricambiata e ossigenata, oltre che uno spazio arricchito da vegetazione e substrato.

Basta quindi alle sterili vaschette di plastica e alle inguardabili bocce di vetro. Se non volete o potete accudire al meglio un pesce rosso semplicemente non fatelo. Se invece decidete di adottarne uno fatelo assumendovi tutte le responsabilità. Se infine non potete più accudirlo, trovategli una sistemazione migliore, ma assolutamente mai e poi mai liberarli in natura, dove se sopravvivono possono causare gravi danni agli ecosistemi.

5. Porcellino d'India

porcellino d'india
Porcellino d’india

Il porcellino d'India (Cavia porcellus) è un roditore originario del Sud America. Simile ai criceti, è anche un ottimo animale da compagnia. La sua specie è stata domesticata dagli antenati degli Inca circa 7.000 anni fa e secondo alcuni archeologi veniva considerata una sorta di soluzione contro gli spiriti maligni.

Secondo le popolazioni boliviane e del Perù, le cavie erano talmente importanti che se ne produssero migliaia in speciali allevamenti, essendo anche utilizzati anche dagli sciamani per scacciare gli spiriti maligni dai malati.

Facili da gestire e da nutrire, le cavie possono esprimere la propria intelligenza in molti modi e sono anche molto affettuosi. Vengono usati anche in vari progetti di Pet Therapy e se si dispongono bambini molto piccoli sono gli animali domestici ideali, perché sono tranquilli e non mordono.  Sono anche degli animali sociali, quindi è possibile allevarli in piccoli gruppi composti di femmine, maschi e piccoli.

I maschi arrivano ad un peso 1250 g e misurano 20 cm circa. In media un esemplare in natura vive un massimo di 4 anni, ma in cattività spesso raggiungono i 7-8 anni di vita. Infine, a differenza dei criceti e di altri roditori, le cavie non sono molto atletiche e quando scappano sono facilmente rintracciabili. Fanno infatti molto rumore e per via delle maggiori dimensioni, non possono raggiungere gli anfratti più nascosti.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it/kodami sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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