Kandahar, esplosioni e sparatorie: i talebani colpiscono la sede del governatore
Contestualmente alla conferma della morte di Bin Laden, Al Qaeda aveva fatto sapere agli USA che il terrorista sarebbe stato vendicato. Insomma, per gli Stati Uniti, responsabili del vile gesto, non sono mancate minacce e maledizioni che si concretizzeranno in nuovi e violenti attentati. La spirale del terrore non cessa di seminare il panico in Occidente mentre già da qualche giorno, a seguito della morte di Bin Laden, in Pakistan sono cominciate le rivolte. Purtroppo l'escalation di violenza dopo l'uccisione di Bin Laden sembra appena cominciata e in queste ore le rappresaglie hanno come scenario Kandahar city, capitale della provincia di Kandahar nel sud dell'Afghanistan.
In effetti, a seguito della morte dello sceicco del terrore i talebani avevano giurato vendetta, che non è tardata ad arrivare. Un commando di talebani ha aperto il fuoco su diversi obiettivi a Kandahar city, da sempre roccaforte dei fondamentalisti: oltre alle sparatorie , alcuni testimoni avrebbero riferito di almeno due violente esplosioni. In particolare pare che l'offensiva talebana sia cominciata nei pressi della residenza del governatore di Kandahar. L'attacco non sarebbe circoscritto e secondo alcuni testimoni alcuni insorti starebbero attaccando la sede della Direzione nazionale della sicurezza mentre l'esercito afghano con l'appoggio della Nato sta tentando di sedare la rivolta. All'intero dello scontro, intanto, sarebbero rimasti feriti diversi civili.
Le proteste sarebbero cominciate attorno alle 12 ora locale dopo che ieri, in un comunicato diffuso dall'Emirato islamico dell'Afghanistan, erano state tessute le lodi di Osama Bin Laden. Ciononostante le rivolte si collocano in una serie di violenze cui la città è sottoposta da lungo tempo; soltanto una settimana fa i talebani avrebbero portato avanti la cosiddetta "offensiva di primavera ", così denominata in onore della prima battaglia condotta dall'Islam contro le "forze del male". In quell'occasione i gruppi fondamentalisti della città hanno attaccato obiettivi militari del governo afghano e delle forze straniere.