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Juncker avvisa l’Italia: “Senza riforme conseguenze spiacevoli”

Il presidente della Commissione Europea avverte Italia e Francia: “Se alle parole non seguiranno i fatti per questi Paesi non sarà piacevole”.
A cura di Davide Falcioni
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Suona come una minaccia l'ultima dichiarazione del presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker che, intervistato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, è sembrato voler utilizzare il "pugno di ferro" nei confronti di Italia e Francia che, se non procederanno con le riforme annunciate, subiranno "un inasprimento della procedura sul deficit". "Se alle parole non seguiranno i fatti – ha detto Juncker – per questi Paesi non sarà piacevole".

Le dure affermazioni del presidente della Commissione UE arrivano all'indomani del vertice di Bruxelles a cui hanno partecipato i ministri dell'economia e delle finanze. L'Eurogruppo ha espresso ieri apprezzamento per le riforme annunciate dall'Italia, auspicando tuttavia che alle parole seguano i fatti e che si attuino immediatamente misure efficaci per ridurre il debito pubblico.

Sul tema delle riforme è intervenuto anche il vicepresidente della Commissione Ue con le deleghe a Crescita e Competitività Jyrki Katainen, secondo cui il massiccio piano di investimenti varato da Juncker non sarà sufficiente senza la collaborazione dei singoli stati: "Se restano ostacoli burocratici agli investimenti privati, se l'amministrazione è lenta, se ci sono incognite non finanziarie, il nuovo fondo Efsi potrà far poco".

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