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Julian Assange e il caso Wikileaks

Julian Assange premiato per la pace in Australia

Medaglia d’oro per la pace al fondatore di Wikileaks da parte di una nota Fondazione australiana: premio prestigioso che, in passato, è stato conferito a personaggi del calibro di Nelson Mandela e del Dalai Lama.
A cura di Nadia Vitali
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Quando si parla di Julian Assange le opinioni si trovano molto spesso a divergere. L'uomo che ha rivoluzionato il mondo della libera informazione è considerato da molti un eroe moderno che si serve di moderni mezzi nella sua lotta per la giustizia, da altri un personaggio scomodo e dannoso, di quelli che sarebbe meglio far sparire il più silenziosamente possibile; una sorta di terrorista internazionale, secondo alcuni politici americani.

Il fondatore di Wikileaks, colui che ha destato le ire funeste di Washington e non solo, contro il quale è stata mossa la contestata accusa di un reato sessuale commesso in Svezia per il quale è già stato condannato all'estradizione, è stato insignito martedì dell'illustre medaglia d'oro da parte della Sidney Peace Foundation, organizzazione no profit associata all'Università di Sidney e sostenuta dalla città: a testimonianza, ancora una volta, di quanto siano controverse le opinioni relative alla figura del giovane australiano.

Medaglia d'oro per il suo "eccezionale coraggio nel perseguire i diritti umani", Assange avrebbe utilizzato le proprie conoscenze per spingere i governi ad una maggiore chiarezza nei confronti dei propri popoli "sfidando secoli di pratiche segrete e battendosi per il diritto di sapere delle persone", senz'altro attirando non soltanto lodi, come la sua incerta situazione giudiziaria mette in evidenza: il direttore della Fondazione, il professor Stuart Rees, ha sottolineato che "la lotta per la pace implica inevitabilmente conflitti e controversie con la giustizia".

Il premio viene conferito ogni anno da quattordici anni, ma la medaglia d'oro è stata privilegio solo di pochi: dell'ex Presidente sudafricano Nelson Mandela, del Dalai Lama Tenzin Gyatso, del giapponese Daisaku Ikeda leader dell'associazione buddhista Soka Gakkai. L'importanza di Assange, secondo coloro che gli hanno conferito il premio, sta nell'essere stato una sorta di spartiacque nel mondo, non soltanto del giornalismo e dell'informazione, ma, sopratutto, perché la rivelazione dei suoi cablogrammi potrebbe avere delle serie e significative ripercussioni sulle politiche governative internazionali.

E su questo non si possono avere dubbi: Julian Assange è stato una sorpresa non gradita alla maggior parte dei politici e dei governanti ed ha lasciato un'impronta significativa di cui potremmo ricordarci tra qualche tempo. Basti solo pensare alle rivolte in Medio Oriente e Nord Africa, in cui lo stesso Assange riconosce l'importanza della pubblicazione dei suoi documenti: la conoscenza e l'informazione di un popolo spaventa da sempre i tiranni che vivono solo pascendosi dell'ignoranza altrui, che consente loro di commettere soprusi e violenze restando impuniti. Chi combatte e si sacrifica affinché il mondo possa sapere merita di essere giustamente onorato, anziché ricoperto di accuse infamanti e strumentali: questo è il messaggio della medaglia d'oro conferita qualche giorno fa a Julian Assange.

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