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Jane Austen potrebbe sostituire Darwin sulle banconote da 10 sterline

Jane Austen, la scrittrice di romanzi inglesi che affascina da generazioni le donne di tutto il mondo, potrebbe essere scelta come immagine, e quindi simbolo, per le banconote da 10 sterline.
A cura di Laura Murino
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Per gli amanti della scrittrice inglese Jane Austen, autrice dei grandi classici della letteratura vittoriana come Orgoglio e Pregiudizio e Persuasione, presto potrebbero vedere il suo volto sulle banconote da 10 sterline. La scrittrice andrebbe quindi a sostituire l’immagine dell’evoluzionista Charles Darwin. A rivelarlo è stato il governatore della Banca d’Inghilterra, Mervyn King, che ha voluto svelato l’indiscrezione prima delle sue dimissioni da governatore. La manovra, chiamata ormai “emergenza candidato”, si è resa necessaria dopo la notizia che il generale Winston Churchill avrebbe sostituito Elizabeth Fry sulle banconote da 5 sterline. Infatti, dopo l’annuncio ad aprile, è stata creata una petizione online contro la decisione di togliere l’unica donna, a parte la regina, presente sulle banconote inglesi. Elisabeth Fry, rappresentata sulle banconote dal 2001 mentre leggeva per i detenuti, infatti, è un personaggio storico che ha influito nel riformare le condizioni disumane in cui erano costretti a vivere i detenuti nelle carceri inglesi. Oltre alla petizione, c’è stata anche la minaccia di intentare un’azione legale basata sulla legge per la parità.

Nell'andarsene, oltre alla rivelazione del nome della donna che potrebbe comparire sulle sterline, King ha anche lanciato forti accuse contro gli istituti di credito per le loro politiche di lobby contro le regole di bilancio più severe. Rte News riporta che l'ex governatore ha detto che le banche hanno fatto "enormi pressioni" sui politici, anche ai massimi livelli per indebolire la domanda e rafforzare la forza del capitale. Ha rivelato che "sicuramente le chiamate effettuate al numero 11 (di Downing Street)" per "fare pressione sul Prudential Regulation Authority". Si è voluto poi complimentare con il PRA, Prudential Regulation Authority, per aver mantenuto la propria indipendenza

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