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Ius soli, news sulla riforma della cittadinanza

Ius Soli, Orfini replica a Delrio: “Non strumentalizziamo. Senza fiducia non si può approvare”

Replicando al ministro Delrio, che ha definito il dietrofront sullo Ius Soli “un atto di paura grave”, il presidente del Pd Matteo Orfini ha invitato gli esponenti del Pd a non strumentalizzare il fatto: “L’unico modo per approvarlo al Senato è mettere la fiducia. Senza non ci sono i numeri dato che una parte della maggioranza -che pure aveva votato il testo alla Camera- ha cambiato opinione”.
A cura di Charlotte Matteini
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Con un accorato post diffuso attraverso la propria pagina Facebook e replicando molto probabilmente al ministro dei Trasporti Graziano Delrio – che ha bollato il dietrofront sullo Ius Soli come "un atto di paura grave" -, il presidente del PD Matteo Orfini invita esponenti e militanti del Partito Democratico a non strumentalizzare la mancata calendarizzazione dello Ius Soli e sottolinea che portare il ddl in Aula senza porre la questione di fiducia significherebbe ammazzare ogni speranza di approvazione della legge.

"Cerchiamo di evitare almeno noi di strumentalizzare la vicenda dello ius soli, che è una cosa seria e riguarda la vita e i diritti di centinaia di migliaia di persone. La situazione è abbastanza semplice: nei mesi in cui sono stato reggente del Pd dopo le dimissioni di Renzi da segretario spiegai con chiarezza che l'unico modo per approvare lo ius soli al Senato è mettere la fiducia. Senza non ci sono i numeri dato che una parte della maggioranza -che pure aveva votato il testo alla Camera- ha cambiato opinione", ha spiegato Orfini.

"Il Pd vuole approvarlo e già allora chiesi al governo di valutare se ci fossero le condizioni per mettere la fiducia. A Luglio il presidente del consiglio Gentiloni ha confermato la sua ferma volontà di approvare la legge e ha chiesto di rinviare a dopo l'estate la discussione impegnandosi a lavorare per costruire il consenso necessario. Nei giorni scorsi il nostro gruppo al Senato ha rinviato la discussione in aula e ha fatto non bene, ma benissimo. Portare in aula il testo senza la garanzia che venga posta la fiducia significa ammazzare lo ius soli. Quella garanzia ad oggi ancora non c'è. Quindi quella scelta non è un atto di paura, ma di assoluto buon senso che serve a non far naufragare la possibilità di approvarla. Ai ministri che chiedono lodevolmente di accelerare, suggerisco di lavorare più rapidamente per sciogliere il nodo fiducia. Perché è proprio a loro che compete questa decisione", ha proseguito il presidente del Pd.

"A chi invece, come sempre, se la prende col Pd ricordo che se questa legge esiste è grazie al Pd. Se la abbiamo approvata alla Camera è grazie al Pd. Se possiamo portarla a casa al Senato è grazie al Pd. Se non ci siamo ancora riusciti è perché non avendo vinto le elezioni nel 2013 non abbiamo i numeri da soli al senato; perché Forza Italia, Lega e grillini sono contrari; perché un pezzo della maggioranza è contraria.
Noi continueremo cocciutamente a lavorare per portare a casa il risultato. Suggerisco a tutti di dare una mano, magari evitando polemiche inutili. Almeno su questo. ", ha concluso Matteo Orfini.

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