Italiani Nizza: la figlia l’ha vista salire sull’ambulanza, ma Carla Gaveglio non si trova
A ormai quattro giorni dalla strage di Nizza sono ancora diversi gli italiani che risultano dispersi. Tra questi c’è anche Carla Gaveglio, una donna di 48 anni residente a Piasco, nel Cuneese, che si trovava nella città francese la sera del massacro e che è stata vista dalla figlia quattordicenne salire su un’ambulanza. Ma nonostante questo, la sua famiglia non l’ha ancora trovata. Suo marito, Pietro Massardi, è disperato: “Mia figlia – ha spiegato – ha detto di avere visto Carla in stato semi-vigile. Non parlava e aveva problemi alle gambe e al bacino. Non abbiamo idea di dove sia stata portata. Non aveva documenti e il cellulare perché nell’attentato aveva perso la borsetta. Abbiamo dato le sue fotografie all’unità di crisi, ma finora non c’è stato alcun risultato”. Nel drammatico attacco sulla Promenade des Anglais è rimasta ferita anche la figlia adolescente della donna: la giovane è ricoverata in condizioni non gravi all’ospedale Pasteur e lì ha riabbracciato il padre.
La rabbia del sindaco – A denunciare l’assenza di notizie riguardo la sorte di Carla Gaveglio è anche il sindaco di Piasco, Roberto Ponte: “È un fatto gravissimo che non ci sia un'autorità, un ministro, che si prenda la responsabilità di dire ‘identifichiamo vittime e feriti in poche ore', quando ci sono così tante fotografie in circolazione e soprattutto così tanti parenti accorsi nella città francese”. Il sindaco ha spiegato che ci sarebbe anche un particolare che dovrebbe agevolare il riconoscimento della donna: “Aveva la fede al dito con il nome del marito e la data del matrimonio”, ha detto aggiungendo che “la sofferenza dei parenti in questo momento è messa in secondo piano”. Sul padre di Carla Gaveglio è stato eseguito un test del dna allo scopo di confrontarlo con quello dei feriti e dei cadaveri non ancora identificati.