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Italia, crolla fiducia dei consumatori. Gli effetti degli 80 euro non si vedono

Si tratta del terzo calo consecutivo, dopo giugno e luglio. A pesare è anche il clima economico e la situazione del Paese. Codacons: “Si prevede autunno nero per i consumi”.
A cura di Biagio Chiariello
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I consumi continuano a scendere, così come la fiducia degli stessi consumatori. Non si vedono ancora gli effetti sperati dal Governo Renzi con il bonus degli 80 euro. Almeno stando a quanto comunicato dall'Istat. L'indice del clima di fiducia dei consumatori cala ancora ad agosto per il terzo mese consecutivo, per attestarsi a quota 101,9 dai 104,4 del mese precedente. Per trovare un valore più basso bisogna tornare a marzo, quando l’indicatore si è fermato a 101,8. Il peggioramento della fiducia deriva soprattutto dalla componente economica, che cala a 107,6 da 114,2, mentre quella riferita al quadro personale passa a 100,1 da 101,2. Mentre gli indici riferiti al clima corrente e futuro diminuiscono, rispettivamente, a 101,5 da 104,0 e a 103,4 da 106,2.

La situazione economica del Paese

La fiducia dei consumatori è in calo, ma va anche peggio per il clima economico sulla situazione del Paese: il saldo passa a -91 da -79; anche per le attese si rileva un peggioramento: il saldo passa a -7 da 6. Risultano poi in netto peggioramento (a -90 da -79 il saldo) anche le valutazioni sull'opportunità di acquisto di beni durevoli. Aumenta, la percentuale di coloro che valutano la situazione economica "peggiorata" (al 25,7% dal 23,2%) e "molto peggiorata" (al 34,2% dal 31,7%).

Codacons: "Sarà un autunno nero"

"I dati Istat sulla fiducia dei consumatori in calo ad agosto fanno temere un autunno nero sul fronte dei consumi degli italiani", ha affermato il Codacons, commentando i numeri forniti dall'Istat. "L'indice sulla fiducia dei consumatori è fortemente indicativo della propensione all'acquisto delle famiglie – ha spiegato il Presidente Carlo Rienzi – se non c'è fiducia i cittadini saranno portati a rimandare gli acquisti a tempi migliori e a ridurre all'indispensabile i propri consumi". Per questo, "alla luce dei dati Istat, prevediamo un autunno nero sul fronte delle vendite e dei consumi, con una ulteriore riduzione che danneggerà fortemente il commercio già messo a dura prova dai tagli operati dalle famiglie italiane", conclude Rienzi.

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