Sceglie un colpo di teatro dei suoi, Beppe Grillo, per aprire Italia 5 Stelle, la due giorni del Movimento 5 Stelle a Palermo. È l'avvio ufficiale della "fase 2" del MoVimento, quella finalizzata al governo del Paese: "“Voglio vincere le elezioni e dimostrare che possiamo governare Torino, Roma, Livorno. Anche senza nascondere gli sbagli che abbiamo fatto". Una fase che passa anche da una ridefinizione del ruolo, a quanto pare: "Se devo fare il capo politico lo farò. Io ci sono a tempo pieno. Voglio prendere delle decisioni, prima le prendeva Casaleggio e le prendevamo insieme, era diverso. Adesso sono da solo".
Concetti più o meno ribaditi nel corso del suo primo intervento dal palco, a sorpresa, come spesso capita: "Rimango un commediante, certo, non sono un leader. Ma ora dobbiamo far capire a questa seconda generazione cos'è il MoVimento 5 Stelle, quello delle origini. Ora faremo delle cose, dobbiamo farlo. In televisione si manderanno gli argomenti, le persone che ne sanno e che parlano dei programmi del MoVimento. In tv gli argomenti, non le persone". Poi aggiunge: "Sì, sono rientrato, niente passo di lato".
Immediate le reazioni dei partecipanti alla manifestazione, che hanno sostanzialmente mostrato di apprezzare la scelta del cofondatore del M5s. Cancelleri, deputato all'Ars siciliana spiega: "Beppe non se ne è mai andato, era ed è il capo politico e il garante del MoVimento". Diversa la linea di Roberto Fico, che dal palco grida: "Credo in un MoVimento senza leader, è questo ciò che serve. Mai più deleghe, mai più leader".
Dopo Fico è la volta di Alessandro Di Battista, che dal palco spiega: "I parlamentari dovrebbero essere obbligati ad ascoltare i problemi reali dei cittadini. Noi dobbiamo rompere l'intermediazione fra cittadini e istituzioni". E ripete: "Il limite dei due mandati non si tocca, la nostra vera battaglia è sulla sovranità".
Poi tocca a Di Maio: "Stasera parte la fase 2, un'agenda per cambiare davvero il Paese e smetterla di parlare del passato". Poi attacca Renzi: "Non perda tempo a cambiare la legge elettorale, il problema è lui, gli italiani non lo votano più e non si fidano di lui". Poi l'elogio di Grillo e Casaleggio: "Non sono mai venuti meno ai valori del MoVimento, è la ragione della nostra credibilità".
E proprio a Davide Casaleggio passa la palla Di Maio: "Non voglio sostituire mio padre, ma ricordarlo e presentarvi Rousseau, lo strumento di democrazia diretta. Noi vogliamo mettere il cittadino al centro, permettendogli di prendere decisioni importanti e scegliere".
La chiusura della prima giornata è affidata a Grillo: "Ci hanno buttato addosso una valanga di merda, ma non siamo morti, abbiamo perso lo 0,1%. Il M5s è nato dalla mia ulcera, poi abbiamo costruito tutto questo con Gianroberto". Poi ripercorre le tappe che lo hanno portato a fondare il M5s, utilizzando anche alcuni passaggi del suo ultimo spettacolo teatrale, tra gli applausi del pubblico.
Dichiarazioni accolte con sorpresa da qualcuno, con cautela da altri, con tranquillità dalla gran parte dei militanti, che preferiscono focalizzarsi sull'altro concetto ribadito da Grillo: ritrovare lo spirito del MoVimento. Che è quello della comunità aperta e inclusiva, essenzialmente, che può fare a meno dei leader ma non (ancora) delle figure carismatiche. Una di queste è Alessandro Di Battista, che arriva in scooter, trasmettendo in diretta gli ultimi metri del suo viaggio verso Palermo, ed è accolto da una folla festante ed entusiasta. Le immagini rendono bene l'idea:
La partecipazione, del resto, è massiccia, con il Foro Italico preso d'assalto da migliaia di militanti e simpatizzanti grillini, che stanno affollando i gazebo e le aree dedicate al confronto e ai dibattiti. Una platea infiammata dal Sindaco di Torino Chiara Appendino: "Sono orgogliosa di essere un Sindaco 5 Stelle, perché la nostra forza è data dal gruppo, dalla squadra, dai militanti, dai cittadini. Non possiamo andare avanti da soli, serve che ognuno contribuisca".