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Istat: “La corruzione riguarda il 7,9 delle famiglie italiane. Il più coinvolto è il Lazio”

Il 7,9 delle famiglie italiane è stato coinvolto in fenomeni di corruzione. A stabilirlo è un rapporto dell’Istat. Secondo i dati, nel Lazio c’è la maggiore incidenza della problematica; la provincia autonoma di Trento risulta invece essere la meno “corrotta”.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Immagine di archivio
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Il 7,9 delle famiglie italiane è stato coinvolto, almeno una volta nella vita, in fenomeni di corruzione. A essere maggiormente interessata dal fenomeno è la regione Lazio con il 17,9% punti di percentuale; la “meno corrotta” è invece la provincia autonoma di Trento con il 2% di incidenza del fenomeno. Questo è quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat su “la corruzione in Italia: il punto di vista delle famiglie”. L’istituto nazionale di statistica ha effettuato l'indagine prendendo in considerazione come “corruzione” tutti quei casi in cui qualcuno avanza richieste di denaro, favori, regali e in cambio elargisce servizi e agevolazioni.

Gli intervistati sono stati 43mila e l’età di riferimento è quella tra i 18 e gli 80 anni. In specifico è stato chiesto se qualcuno abbia mai assistito in prima persona, o per via indiretta, al fenomeno in questione. Nell’indagine sono stati definiti otto settori specifici su cui indagare: sanità, assistenza, istruzione, lavoro, uffici pubblici, giustizia, forze dell’ordine, public utilities.

I dati dello studio:

Per quanto riguarda l’ambito giudiziario, il 2,9% delle famiglie coinvolte in cause civili o penali ha avuto nel corso della propria vita almeno una richiesta di favori da parte di un giudice, pubblico ministero, avvocato, cancelliere, testimone o altri. Nell’ambito lavorativo è il 3,2% delle famiglie ad aver vissuto episodi di corruzione, in particolare modo in caso di partecipazione a concorsi o di avvio di un’attività lavorativa. Inoltre il 5,2% degli occupati ha assistito a scambi di denaro, considerati illeciti o inopportuni, nel proprio ambiente di lavoro.

Il problema riguarda anche l'istruzione con lo 0,6% delle famiglie coinvolte; mentre l’1% ha ricevuto richieste di favori, in cambio di facilitazioni, da parte delle forze dell’ordine o forze armate. Inoltre il 2,7% delle famiglie che ha richiesto benefici come contributi, sussidi, alloggi sociali o popolari o pensioni di invalidità, ha ricevuto una richiesta di denaro o scambi di favori.

Nella sanità gli episodi di corruzione hanno riguardato il 2,4% delle famiglie con almeno un paziente nel proprio nucleo familiare. Infine il 2,1% delle famiglie ha vissuto la corruzione negli uffici pubblici.

I numeri più bassi riguardano le public utilities: soltanto lo 0,5% delle famiglie che ha richiesto allacci, volture o riparazioni, ha avuto richieste di pagamenti in qualsiasi forma per ottenere o velocizzare i servizi richiesti.

Un dato allarmante riguarda l’82% delle famiglie che ha ceduto in qualche modo al ricatto sentendosi poi soddisfatto della scelta fatta e del beneficio ottenuto. Tra gli intervistati inoltre il 13,1% conosce direttamente qualcuno coinvolto in episodi corruttivi e in particolare il 25,4% della popolazione italiana conosce qualcuno che è stato raccomandato per ottenere un privilegio. Non estraneo alla problematica anche il mondo della politica: Il 3,7% dei residenti, fra 18 e 80 anni, ha ricevuto offerte di denaro o favori in cambio del voto alle elezioni amministrative, politiche o europee.

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