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Israele processerà per omicidio colposo il soldato che ha ucciso un palestinese a terra

Il militare israeliano che ha sparato e ucciso un giovane palestinese a terra verrà processato per omicidio colposo e non per omicidio volontario.
A cura di Davide Falcioni
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Omicidio colposo: il soldato israeliano che la scorsa settimana ha ucciso il 21enne palestinese Abdel Fattah al Sharif – steso a terra e agonizzante dopo aver ferito leggermente un militare dell'Idf con un pugnale – può tirare un sospiro di sollievo. Come riporta Nena News, infatti, ieri una corte militare ha stabilito che il soldato sarà processato per omicidio colposo e non volontario in quanto, secondo il giudice, avrebbe agito senza intenzionalità. Il magistrato ha dunque accolto la tesi della difesa che fin dal primo momento aveva sostenuto che l'imputato aveva agito perché riteneva che la sua vita e quella dei commilitoni fosse in pericolo. Il militare a quanto pare era convinto che Abdel Fattah al Sharif stesse per azionare una cintura esplosiva, ordigno che tuttavia il palestinese non indossava.

Il soldato avrebbe detto: "Il terrorista è vivo e merita di morire”

Gli stessi commilitoni del soldato – presenti al momento dell'uccisione del giovane di Hebron – nei giorni scorsi avevano riferito alla corte come le intenzioni del militare non fossero affatto difensive: “Il terrorista è vivo e merita di morire” avrebbe esclamato l’accusato prima di premere il dito sul grilletto, stando alla testimonianza fornita da alcuni suoi colleghi. L'omicidio è stato filmato dall’associazione non governativa israeliana B’Tselem ed ha fatto discutere in tutto il mondo. Anche Christof Heyns, inviato Onu per le esecuzioni arbitrarie, sommarie ed extragiudiziarie, aveva commentato le immagini sostenendo che l'uccisione di Abdel Fattah al Sharif mostrano “tutti i segni di un evidente caso di esecuzione extragiudiziaria”. “Sparare a qualcuno che non è più una minaccia è un omicidio doloso” aveva detto.

Senatore USA: "In Israele sospette esecuzioni extragiudiziali dei palestinesi"

Persino negli Stati Uniti, storico alleato di Israele, il senatore del Vermont, Patrick Leahy, e 10 membri della Camera dei Rappresentanti statunitense hanno scritto una lettera di denuncia secondo cui le forze di sicurezza israeliane avrebbero eseguito negli ultimi mesi “sospette esecuzioni extragiudiziali” di palestinesi. Il premier Netanyahu in persona ha negato l'accusa: "L’Esercito e la polizia si difendono e difendono cittadini innocenti applicando i più alti standard morali contro terroristi assetati di sangue che vogliono ucciderli".

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