video suggerito
video suggerito

Israele, il soldato che ha ucciso un palestinese inerme: “Prove inconcludenti”

Per i giudici, nonostante il video, ci sono “ragionevoli dubbi vista la complessità degli eventi”. Intanto numerosi sondaggi dimostrano che la maggior parte degli israeliani solidarizza con il militare che la scorsa settimana ha sparato alla testa a un palestinese inerme e disarmato.
A cura di Davide Falcioni
22 CONDIVISIONI
Immagine

Può un assassino diventare un eroe nazionale? In Israele sì, almeno a giudicare dall'incredibile campagna di solidarietà lanciata a favore del soldato dell'Idf che la scorsa settimana ha sparato alla testa a un ragazzo palestinese di 21 anni, colpevole di aver tentato un "agguato" ad un posto di blocco armato di un pugnale, causando il leggero ferimento di uno dei militari presenti. Per questo Abdel Fattah al Sharif, 21 anni, responsabile dell’accoltellamento, ha subìto un'esecuzione in piena regola ripresa in un video dagli attivisti dell'associazione per i diritti umani B'Tselem, i quali hanno poi riversato il filmato in rete creando indignazione in tutto il mondo, ma non a Tel Aviv e nelle colonie: qui, al contrario, decine di migliaia di israeliani hanno firmato petizioni e appelli per la scarcerazione del militare.

Uccise palestinese inerme. Per i giudici le prove sono "inconcludenti"

Ebbene, come se non bastasse la campagna mediatica ieri il tenente colonnello Ronen Shor, giudice del tribunale che sta valutando la vicenda, ha dichiarato che al momento esistono solo "prove inconcludenti" contro il soldato e che sull'esecuzione ci sono "ragionevoli dubbi vista la complessità degli eventi". Il militare dovrà rimanere in carcere fino a domani, quindi potrà essere liberato mentre le indagini andranno avanti. Il giudice Shor si è limitato a definire "seria" la vicenda mentre l'avvocato difensore del soldato ha sostenuto che il suo assistito ha premuto il grilletto perché convinto che il palestinese nascondesse un ordigno esplosivo sotto la giacca. Tesi puntualmente smentita da un altro soldato, che avrebbe udito il suo commilitone killer dire "che il terrorista aveva ferito un suo amico e meritava di morire".

L'opinione pubblica israeliana solidarizza con il soldato killer

Intanto un sondaggio d'opinione rivela che l'80% degli intervistati giustifica ampiamente il gesto del militare sostenendo che "sparare a un terrorista" non può essere un reato, con buona pace del sistema di diritti e tutele con cui Israele si vanta di essere "l'unica democrazia del Medio Oriente". In realtà l'uccisione del palestinese da parte del soldato sta facendo emergere profondi sentimenti di odio da parte di molti israeliani: il militare viene definito un "eroe" e una petizione pubblica – firmata da oltre 52mila persone – ne richiede addirittura la decorazione con "medaglia d'onore". Il sito specializzato Nena News inoltre riporta un sondaggio condotto dal quotidiano +972, in cui emerge che la maggioranza degli israeliani sostiene e non scoraggia l'esecuzione sommaria di palestinesi: il 57 per cento degli intervistati è contro l’arresto del soldato ordinato dalla procura militare, mentre il 42% descrive la sua azione "responsabile" mentre un altro 24% ritiene che l’uccisione del palestinese sia stata una reazione naturale. Appena il 19% pensa che il soldato sia andato oltre gli ordini ricevuti e appena il 5 per cento parla di omicidio. Opinioni mutuate anche grazie all'endorsement – nelle scorse settimane – del rabbino capo sefardita di Israele, Yitzhak Yosef, che aveva definito un “precetto religioso” uccidere gli assalitori palestinesi.

Le Nazioni Unite hanno condannato l'esecuzione del ragazzo palestinese parlando di "atto raccapricciante, immorale e ingiusto" mentre il governo ha garantito che verrà fatta giustizia, ricevendo critiche dall'ala più radicale della destra israeliana. In questo quadro intanto il palestinese che dalla propria casa ha ripreso l’uccisione a freddo di Abdel Fattah al Sharif ha riferito di essere stato minacciato di morte da parte dei coloni israeliani di Hebron.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views