Isis, media Iraq: “Il Califfo al Baghdadi è morto. Già scelto il successore”
C'è l'ennesimo giallo sulla morte del leader dell'Isis Ibrahim Abu-Bakr Al Baghdadi. Stando a quanto afferma la tv satellitare irachena al Sumaria che cita fonti di Ninive, governatorato iracheno il cui capoluogo è Mosul, città liberata dagli iracheni domenica scorsa dopo 9 mesi di battaglia, il Daesh avrebbe confermato il decesso di Al Baghdadi e nominato un “nuovo Califfo” chiedendo ai suoi combattenti di “resistere”. Ma per adesso i media direttamente collegati allo Stato Islamico non danno conferma della notizia. In Italia la notizia è stata annunciata dall'Ansa. Da parte sua, invece, l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) dice di avere "informazioni confermate" sulla morte di Baghdadi, sottolineando di averle appreso da dirigenti dell'Isis nella provincia orientale siriana di Deyr az Zor, che però non hanno precisato quando il decesso sarebbe avvenuto.
“L’Organizzazione di Daesh (acronimo in arabo dell’Isis), attraverso la sua macchina propagandistica nel distretto di Tal Afar (ovest di Mosul) ha diffuso un comunicato molto breve nel quale ha confermato l’uccisione del suo leader al Baghdadi senza fornire ulteriori dettagli”, ha detto all’emittente una fonte locale nel governatorato iracheno di Ninive, aggiungendo che “l’annuncio era atteso dopo che era stato tolto il divieto in città di parlare pubblicamente della morte di al Baghdadi due giorni fa”. “Nel suo comunicato – ha aggiunto la stessa fonte – l’Isis ha annunciato che presto renderà pubblico il nome del nuovo Califfo e ha chiesto ai suoi combattenti di resistere nelle roccaforti del Califfato e di non farsi condizionare dalla sedizione”, espressione che secondo la fonte “indica che ci sono complessi problemi interni che sta attraversando l’organizzazione in questo momento”.
Il leader del sedicente Stato islamico è stato dato per morto diverse volte in passato. L'ultima risale al mese scorso quando Mosca affermò di aver ucciso Al Baghdadi in un raid vicino a Raqqa il 28 maggio. Notizia che pochi giorni prima, era l'11 giugno, aveva dato la televisione di Stato siriana, sostenendo però che il capo dell'Isis era stato ucciso sempre in un raid a Raqqa, ma il giorno prima, e cioè il 10 giugno. La notizia della tv di Damasco non aveva poi ricevuto altre conferme.