Isis, “17enne austriaca uccisa dai jihadisti perché voleva tornare a casa”
Picchiata a morte dai jihadisti dell'Isis per aver tentato di scappare da Raqqa in Siria e fare ritorno a casa in Austria. Sarebbe stata uccisa così la 17enne Samra Kesinovic, una ragazza austriaca che nell'aprile dello scorso anno era volata in Siria con la sua amica Sabina Selimovic per unirsi allo Stato Islamico. A darne notizia sono alcuni giornali austriaci e inglesi citando una donna tunisina anonima che avrebbe rivelato di aver vissuto con Samra e la sua amica Sabina nella capitale dello Stato Islamico prima di riuscire a scappare dall'orrore dell'Isis. La notizia ovviamente non è stata confermata da fonti ufficiali e anche le autorità austriache si sono limitate a spiegare che non ci sono novità sulla sparizione delle due. Delle due ragazze, di origine kosovara e musulmane, infatti si sono perse le tracce da tempo dopo la loro partenza da Vienna l'anno scorso.
Subito dopo la sparizione sono state trovate due lettere, identiche, infilate dentro un libro in cui era scritto: "Non ci cercate. Serviremo Allah e moriremo per lui". I genitori però non hanno mai creduto all’affiliazione delle ragazze descritte come studentesse modello che non avevano dato alcun segno di radicalizzazione. Nel tempo sono state diffuse molte notizie sul loro conto anche da parte di account online legati all'Isis ma nessuna mai verificata effettivamente. Secondo alcune ricostruzioni, appena giunte in Siria sia Samra sia Sabina sarebbero state date in sposa ai combattenti dell'Isis, ma Samra non avrebbe più resistito agli omicidi e alle violenze commesse dallo Stato Islamico e avrebbe tentato di scappare, ma sarebbe stata fermata e uccisa.