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Iran, c’è l’accordo sul nucleare: Usa e Ue ritirano le sanzioni

Oggi Obama ha annunciato nuove restrizioni contro il programma missilistico iraniano, considerato da Washington una “significativa minaccia” alla sicurezza globale.
A cura di Redazione
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UPDATE – Dopo l'annuncio di ieri, gli Stati Uniti hanno annunciato nuove restrizioni legate al programma di missili balistici dell'Iran. Il presidente Usa Barack Obama ha sottolineato che, nonostante la fine delle sanzioni sul nucleare e l'importanza dell'accordo che "toglie all’Iran ogni possibilità di costruire la bomba atomica", con il paese "restano profondo differenze": "Gli Stati uniti "restano determinati nei confronti delle minacce dell’Iran a Israele e ad altri Paesi". L'Iran, ha spiegato il presidente, "adesso non ha materiale sufficiente neppure per una bomba" atomica ma "se proverà a barare, se proveranno a costruire una bomba in segreto, li prenderemo".

Oggi Obama ha annunciato nuove sanzioni contro il programma missilistico iraniano, considerato da Washington una "significativa minaccia" alla sicurezza globale. Cinque cittadini iraniani, membri del ministero della Difesa e di sue filiali, e una rete di sei aziende con sede negli Emirati arabi uniti e in Cina sono stati aggiunti alla lista nera finanziaria americana e non potranno avere rapporti con il sistema bancario americano. L'annuncio è stato fatto dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. Sui cittadini e sulle aziende pesa l'accusa di aver fornito informazioni o materiale per lo sviluppo del programma missilistico.

L’annuncio ufficiale è arrivato nella tarda serata di ieri da parte dell’Aeia, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica: l’Iran ha rispettato l’intesa sul nucleare, dando seguito agli accordi presi con la stessa Aeia, la Ue e gli Stati Uniti. La deliberazione dell’Aeia è giunta al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha immediatamente eliminato le sanzioni economiche a carico dell’Iran.

Di conseguenza, come annunciato, nei giorni scorsi, anche gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno deliberato il ritiro del regime sanzionatorio nei confronti di Teheran. Il sottosegretario di Stato Usa John Kerry ha commentato con grande soddisfazione la notizia (che segue peraltro l’incontro tenutosi ieri a Vienna fra Stati Uniti, Iran e Unione Europea, rappresentata da Lady Pesc Federica Mogherini): “Oggi possiamo dire di avere un mondo più sicuro. Verificheremo l'accordo negli prossimi anni. Abbiamo dimostrato che è sempre meglio seguire la diplomazia”. Stessa linea anche da parte del Governo iraniano, che parla di “giornata gloriosa” e di “bel giorno per l’Iran, la regione e il mondo”. Ban Ki-Moon, invece sottolinea come si tratti di un “traguardo significativo”, raggiunto grazie alla “buona fede delle parti per rispettare gli impegni presi”. La Mogherini chiosa: “Un accordo storico ma anche forte e giusto, che risponde alle esigenze di tutte le parti. Abbiamo raggiunto tale risultato, dimostrando che con la volontà politica, e attraverso la diplomazia, noi possiamo risolvere i più difficili problemi e trovare soluzioni pratiche che possono essere attuate efficacemente”.

Polemiche solo da Israele, con il premier Nethanyau che avverte come “l’Iran non ha abbandonato le sue ambizioni nucleari” e i giornali israeliani che attaccano Kerry, reo di essersi piegato ai voleri di Teheran.

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