Invasione di cimici cinesi nel Nord-Est Italia: la colpa è del caldo, insetticidi inutili
Cimici ovunque nelle città e nei paesini del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Una vera e propria invasione, al punto che Maurizio Rinaldi, vicesindaco e assessore alla Agricoltura di Sedegliano (Udine) ha chiesto lo stato di calamità alla Regione. Numerose le segnalazioni anche nella zona di Treviso. Anche su Facebook, diversi utenti hanno pubblicato le foto dell’”invasione”. Come scrivono i media locali, una donna che abita in strada Vicinale delle Corti si è vista costretta a chiamare i vigili urbani: “Non riesco ad aprire le finestre, a uscire di casa”, ha lamentato alla polizia.
Sembra che la ‘colpa’ sia del clima mite e del tempo umido che ha finito per attirare sciami dei fastidiosissimi insetti: l’estate terminata ormai da qualche settimana è stata sostituita da un autunno sicuramente ancora caldo e si sono venute a creare le condizioni ideali per la sopravvivenza e moltiplicazione delle cimici. In realtà, come evidenzia la Tribuna di Treviso, il problema dall’invasione è legata anche ad una nuova declinazione di questo sgradevole insetto, la cimice asiatica, chiamata anche cimice cinese. “Si chiama globalizzazione degli insetti”, spiega Simone Martini, entomologo consulente dell’Usl 9. Si differenzia dalla tradizionale cimice verde per la colorazione, che va dal marrone al grigio. E nella parte finale del corpo ha un triangolo di colore più scuro nettamente distinguibile. Come la ‘cugina’ verde, è solita raggrupparsi in sciami. Presente in Italia da pochi anni, questa specie di cimice è infestante per numerose tipologie di alberi da frutto e alcuni tipi di ortaggi. Rimedi? “Si tratta di insetti fitofagi, di conseguenza non ci sono molti insetticidi a uso civile registrati per contrastare la cimice”, continua Martini. “Dobbiamo augurarci che venga freddo al più presto, che le temperature scendano sotto i dieci gradi” spiega l’esperto.