Insulti omofobi ad Anna Paola Concia e alla compagna: sdegno dal mondo politico
Erano circa le 19.30 ieri sera quando, mentre passeggiava mano nella mano in Piazza del Parlamento con la sua compagna Ricarda, la deputata del PD Anna Paola Concia è stata aggredita verbalmente da un passante. Non insulti "normali", ma riferimenti omofobi nonché razzisti sono stati rivolti alle due donne da un ragazzo sulla trentina: "Lesbiche di m…., avrebbero dovuto bruciarvi", "Mi fate schifo" avrebbe detto il giovane. Immediata la reazione della Concia che ribatte allo sconosciuto: "Come ti permetti di insultarmi così?". Ad assistere al triste spettacolo c'erano diverse persone, ciononostante nessun passante prende le difese delle due donne. Tutt'altro, la Concia viene accusata di aver risposto a tono, mentre solo una donna condanna apertamente gli insulti rivolti dal ragazzo. Poco dopo il diverbio, si avvicina al capannello Antonio Lo Presti, deputato di Fli, intervenendo in difesa della deputata e della sua compagna.
Si tratta dell'ennesimo episodio di omofobia registratosi lungo lo Stivale, un razzismo insopporatabile che nulla a che fare con gli ideali di uguaglianza e libertà di un Paese civile, quale l'Italia dovrebbe essere. Ma parlare di omofobia in Italia è sfondare una porta aperta, e questo Anna Paola Concia lo sa bene. Il caso vuole che proprio ieri la deputata del Partito Democratico, decisa sostenitrice dell'istituzione di una legge che punisca l'omofobia, aveva fatto pervenire un video di adesione all'Europride 2011, che si terrà a Roma dal 1° al 12 giugno prossimo. Nel video per la manifestazione per l'orgoglio lgbt, la deputata conferma che "A Roma l'omofobia è in grandissimo aumento negli ultimi anni, per questo è importante l'Europride a Roma". Parole che purtroppo hanno trovato immediata conferma nell'avvenimento di ieri sera che l'ha vista protagonista. Questo il commento della deputata, a seguito del misfatto: "E' un fatto grave che avvengano ancora cose del genere. Ho dovuto reagire. Se non lo faccio io, che ho le spalle grosse, chi può farlo?[…]Non mi aspettavo che la gente intorno non solo non dicesse nulla, ma arrivasse anche a riprendermi, perché mi ero permessa di rispondergli. "
A seguito dell'avvenimento, coesa è stata la reazione da parte del mondo politico: il sindaco di Roma Alemanno e il Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, hanno condannato l'orribile gesto. Alemanno, in particolare, ha definito con queste parole l'accaduto "Questi insulti rappresentano quanto di piu' troglodita possa esprimere una persona". Tanti i messaggi di solidarietà anche sulla Bacheca Facebook della deputata. Ciononostante è ancora tanta l'amarezza per l'avvenimento e, sebbene un provvedimento contro l'omofobia risulti ancor più necessario dopo i fatti di ieri, viene da chiedersi a che grado di (in)civiltà siamo ridotti se necessitiamo di una legge per mettere a freno l' ignoranza e la villaneria.