Insorti a Tripoli: Gheddafi è fuggito in Algeria. Così finisce la guerra in Libia?
È cominciata nella notte l’avanzata dei ribelli a Tripoli, il cuore del potere del Rais Muammar Gheddafi. “Alba della Sirena” è il nome dell’operazione congiunta portata avanti dalle forze del governo di unità nazionale della Libia e dalle forze Nato intervenute per via aerea. Gli oppositori di Gheddafi festeggiano e diramano la notizia che il Colonnello avrebbe già lasciato il paese per rifugiarsi nella confinante Algeria.
Comincia così la battaglia finale per la Libia, nel centro del suo potere: Tripoli. In mattinata, i ribelli hanno annunciato di aver preso il controllo dell’aeroporto internazionale della città per poi dirigersi verso le sedi della televisione e della radio di Stato. Una notte di scontri e di spari in strada, dove sono scesi centinaia di manifestanti anti-governativi. Fuoco su Tajoura, a soli 30 km dal centro. Spari anche a Soung Jomaa e Arada.
Sarebbero 100 gli insorti rimasti uccisi negli scontri con l’esercito lealista di Muammar Gheddafi. La base aerea di Mitiga è stata circondata dalle forze del governo di unità nazionale, i rivoltosi hanno detto di essere “venuti in pace” ma hanno tagliato la fornitura elettrica dei militari.
“La rivoluzione è ufficialmente iniziata sabato sera, dall'interno di Tripoli, in diverse zone della citta” affermano i portavoce dei ribelli. Agli abitanti di Tripoli stanno arrivando sms sui cellulari che gli esortano a scendere in strada per eliminare con le armi distribuite dall’esercito di Gheddafi i “ratti” del nemico. Si prospettano giorni di durissima e sanguinosa guerra civile.
Lo stesso Muammar Gheddafi in un discorso notturno alla televisione di Stato aveva esortato i suoi fedeli a schiacciare i topi di fogna penetrati armati in città. Il portavoce del governo ha affermato che la città è stata salvata dagli insorti, che sarebbero algerini, tunisini e egiziani infiltrati.
Intanto, continua la battaglia di Brega, principale terminal per l’esportazione di petrolio dalla Libia. Gli insorti si sono ritirati dalla zona industriali a causa dei pesanti bombardamenti delle forze di Gheddafi. Ma che questi siano gli ultimi giorni del Colonnello lo testimoniano le numerose defezioni degli ultimi giorni: Abdel Jalloud, membro del Consiglio della rivoluzione libica e fedele seguace di Gheddafi è arrivato in Italia dopo aver lasciato Djerba. Sarà accolto probabilmente dal Qatar. Omran Abu Kraa, ministro delle risorse energetiche, si è rifugiato a Tunisi.