WhatsApp lancia ufficialmente i Canali, come funzionano e a cosa servono
WhatsApp ha avviato una piccola serie di rivoluzioni. Nelle ultime settimane ha lanciato la possibilità di modificare i messaggi dopo averli inviati. Opzione che sta salvando gli utenti da gaffe imbarazzanti o sequenze di messaggi per correggere un testo. Ora Mark Zuckerberg ha annunciato i Canali, dei gruppi WhatsApp in cui possono scrivere solo gli organizzatori. Non solo. Anche se da Meta non sono arrivate comunicazioni ufficiali, sembra che l'opzione dei Canali sia attivata da oggi anche su Instagram.
Dalle prime informazioni diffuse da Meta si legge che i Canali non staranno insieme alle altre chat. Avranno una sezione separata che in Italia sarà chiamata “Aggiornamenti”. L’idea infatti è quella di creare un servizio simile alle Newsletter, aprendo uno spazio in cui organizzazioni o singole persone possono aggiornare gli utenti su temi o servizi specifici.
La privacy e la cronologia dei messaggi
Gli amministratori dei canali non potranno aggiungere utenti. Saremo noi a scegliere quali canali seguire. Non solo. Secondo WhatsApp tutti i messaggi pubblicati all’interno dei canali rimarranno salvati sui server della società solo per 30 giorni. Poi spariranno completamente. Chi usa Telegram conosce già questo servizio ma Meta, a quanto dichiara, punta a superare l’app fondata da Pavel Durov in sicurezza:
I Canali aspirano a diventare il prodotto di messaggistica broadcast più sicuro disponibile, con le solide misure di protezione sulla privacy che le persone si aspettano da WhatsApp. In occasione del lancio dei Canali, siamo entusiasti di collaborare con figure di spicco a livello mondiale e realtà selezionate in Colombia e a Singapore, tra cui la Singapore Heart Foundation e il fact-checker colombiano Colombia Check; Colombia e Singapore sono infatti i primi Paesi in cui i Canali saranno disponibili, per mettere a punto, migliorare e ottimizzare l'esperienza. Tra i nostri partner globali per il lancio ci sono ONG come l'International Rescue Committee (IRC) e l'OMS, oltre a grandi nomi dello sport come FC Barcelona e Manchester City.