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Una mail segreta ha rivelato che i chatbot di Google stanno già lavorando negli ospedali

Med-PaLM 2 è l’intelligenza artificiale di Google creata per essere applicata in ambito sanitario, dentro una clinica sperimentale si sta testando il chatbot per capire come sfruttare le sue potenzialità.
A cura di Elisabetta Rosso
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All'interno della Mayo Clinic i chatbot hanno già trovato il loro posto. Da tempo si discute su come integrare l'intelligenza artificiale dentro gli ospedali e le cliniche. Per esempio grazie all'IA gli scienziati sono stati in grado di trovare un nuovo antibiotico (sperimentale) in grado di uccidere il batterio Acinetobacter baumannii, classificato come una “minaccia critica” alla salute pubblica. All'ospedale di Trieste invece è stato presentato "il simulatore di paziente più avanzato al mondo", un’opportunità per migliorare l’addestramento dei professionisti sanitari. Ma il Wall Street Journal dopo aver visto una mail interna ha rivelato che i chatbot Med-PaLM 2, una variante di PaLM 2, annunciata al Google a maggio di quest'anno, sta già lavorando dentro gli ospedali. In particolare all'interno della Mayo Clinic.

Google ha comunicato nella mail vista dal Wall Street Journal, che il chatbot potrebbe essere particolarmente utile nei Paesi con accesso limitato ai servizi medici. Eppure secondo i test svolti ci sono ancora molte lacune da colmare, e Med-PaLM 2, nonostante abbia restituito risultati incoraggianti, non è ancora in grado di sostituire il personale sanitario. Sempre nella mail infatti è riportato uno studio svolto a maggio 2023 dove vengono elencati i limiti del chatbot

Come funziona Med-PaLM 2

Med-PaLM 2 è una variante di PaLM 2, il modello di linguaggio dell’intelligenza artificiale di Google, Bard. L'azienda ha spiegato però che il chatbot è stato addestrato su studi e ricerche mediche, quindi è specializzato a trattare i temi relativi alla salute. Nonostante l'addestramento Med-PaLM 2 ha ancora diversi problemi, come tutti i sistemi di intelligenza artificiale generativa. Secondo lo studio svolto da Google a maggio, i medici hanno riscontrato inesattezze e informazioni fuorvianti nelle risposte di Med-PaLM 2. Tuttavia il chatbot ha superato quasi tutti i test, le prove di argomentazioni, le risposte basate sul consenso, e il modello sembra comportarsi in modo molto simile a un medico.

Il direttore della ricerca senior di Google Greg Corrado, ha spiegato al Wall Street Journal che Med-PaLM 2 è solo all'inizio, e che "sebbene faccia parte del progresso sanitario" potrà sostituire i servizi di assistenza costringendo gli ospedali a ridurre il personale.

Rischi dell'IA per le professioni sanitarie

Anche in questo caso si apre il grande interrogativo: come impatterà l'IA sul mercato del lavoro. A marzo, Goldman Sachs ha pubblicato un rapporto che mostra come l‘intelligenza artificiale potrebbe sostituire 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. L’Università della Pennsylvania invece ha analizzato l’impatto delle tecnologie GPT (Generative Pre-trained Transformer) sul mercato del lavoro.

Nel documento si legge che l’intelligenza artificiale generativa impatterà l‘80% delle persone, mentre il 20% potrebbe subire un cambiamento radicale riguardo ai tempi, modi, stipendi, offerta di lavoro. Secondo lo studio alcune professioni sono davvero a rischio. "Abbiamo rilevato che i posti di lavoro ad alto reddito potrebbero affrontare una maggiore esposizione da parte dei chatbot”, più al sicuro le professioni creative, resistono invece benissimo i lavori manuali che non verranno travolti dalla rivoluzione dell’IA.

Nel futuro della medicina ci sono i chatbot

Non solo un'altra questione critica è proprio l'applicazione dell'IA in ambito sanitario, i medici hanno già sottolineato che sarà necessario avere sempre la supervisione umana. L'IA deve essere trattata come uno strumento da integrare per velocizzare il lavoro e aprire nuove frontiere per le scoperte scientifiche.

Regina Barzilai, l’ingegnera che ha sviluppato un algoritmo con l'IA per migliorare la diagnosi del cancro, ha spiegato che le nuove tecnologie sono necessarie per migliorare le diagnosi mediche e rendere più accessibili le cure al pubblico. “C'è un'enfasi eccessiva sui rischi di questa tecnologia, ma se si guarda ai sistemi sanitari di tutto il mondo, spesso non la includono, solo in alcuni ospedali dove si fa ricerca. È come parlare dei pericoli di una casa su Marte quando nessuno costruisce case su Marte", aveva spiegato a El Pais.

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