Un uomo si è fatto impiantare due chip nella mano per accedere alla sua Tesla
Brandon Dalaly, trentanovenne proprietario di una Tesla Model 3, si è fatto impiantare nella mano due chip scansionabili per accedere alla sua auto. In altre parole, Dalaly ha reso il cyberpunk realtà. Per l'installazione dei chip non è stata necessaria l'anestesia, nonostante il dolore provocato dalle dimensioni differenti dei due dispositivi. "Il primo era un po' più piccolo, quindi non è stato così doloroso come infilarmi in mano quella canna gigante", ha detto Dalaly in un'intervista per Teslarati. "Il primo è arrivato precaricato in una siringa più grande. Hanno inserito l'ago e hanno impiantato il chip in modo simile al microchip di un cane".
Quella del proprietario della Tesla Model 3 non è una storia nata dalla semplice passione per la fantascienza. Brandon Dalaly fa infatti parte di un gruppo di 100 beta tester che stanno provando dei chip corporei per conto di una giovane azienda con sede a Seattle chiamata Vivokey, specializzata in sistemi di identità digitali criptobionici. In particolare, i suoi chip sono rivestiti di sostanze compatibili con i tessuti del corpo umano e possono essere utilizzati per accedere in casa, archiviare criptovalute, dati e altro.
"L'azienda che ha messo insieme tutto questo ha letteralmente il suo app store dove con questi chip puoi installare nel tuo corpo applicazioni in modalità wireless. Una delle app si è rivelata essere una chiave magnetica Tesla", ha affermato Brandon Dalaly "Quella è stata la prima app che ho installato perché ho una Tesla e ora la uso come chiave quando quella Bluetooth si guasta o non ho con me quella magnetica. Uso solo la mano".
Il prezzo per un singolo chip è di circa 300 dollari, più altri 100 per l'installazione a opera di un tecnico specializzato. Almeno questo è quanto ha pagato Dalaly nel ruolo di beta tester. Si tratta ad ogni modo di prezzi accessibili per dispositivi che sembrano venire fuori da futuri distopici a là Blade Runner. Per quanto riguarda la reazione della gente, il trentanovenne ha notato che per ora i chip si sono rivelati solo un "trucco divertente per le feste". Vi è ancora uno scetticismo generale nei confronti della presenza così intrusiva della tecnologia nella quotidianità, il ché è un paradosso dato il tracciamento degli utenti che sono capaci di compiere app e smartphone.