Un TikTok ha fatto licenziare un manager di Apple
22 anni di carriera bruciati con 25 secondi di video. Tony Belvins, vicedirettore della sezione di Apple che si occupa degli appalti aziendali, è stato allontanato dall’azienda dopo un TikTok diventato virale in cui si vantava di comportamenti sessisti. Il video è stato pubblicato dal canale di Danial Mac, un creator che ha sviluppato un format molto di successo sulla piattaforma: si avvicina alle auto costose, sorprende i proprietari e chiede loro informazioni sul lavoro svolto per raggiungere il loro stile di vita.
Mac ha seguito lo stesso procedimento con il dirigente Apple. Lo ha trovato in un raduno a Pebble Beach, in California. Belvins stava scendendo dalla sua Mercedes-Benz SLR McLaren, una vettura dal valore di circa 500 mila euro. Mac si avvicina e chiede al dirigente Apple cosa fa per permettersi quella vita. Belvins, in completo azzurro chiaro con gilet decorato con la bandiera inglese, esce dalla vettura dicendo: “Ho macchine costose, gioco a golf e palpo donne dal seno grande”. Parole corredate da grasse risate. Il video è diventato abbastanza virale: ha superato i 142 mila like.
Tony Belvins, l’uomo dei contratti di Apple
Le trattative con Qualcomm, quelle con Intel e negli ultime mesi anche quelle con la rete satellitare Globalstar per creare la tecnologia che permette ai nuovi iPhone 14 di comunicare anche quando manca il segnale. Il lavoro di Belvins ha contribuito al successo di Apple negli ultimi 22 anni, tanto che nel 2020 si era anche meritato un profilo sul Wall Street Journal in cui si scriveva della sua sfacciataggine negli accordi di negoziazione. Un atteggiamento che l’aveva reso famoso con il soprannome di Blevinator.
Il video è stato pubblicato su TikTok il 5 settembre ma Apple ha deciso di licenziare Blevins solo negli ultimi giorni, dopo aver condotto un’indagine interna. Lo scorso agosto l’azienda aveva già affrontato diverse contestazioni proprio per la gestione delle molestie sessuali in azienda. Secondo un rapporto pubblicato sul Financial Times, diverse dipendenti si erano unite per denunciare i tentativi di Cupertino di insabbiare alcuni casi. L’ondata di denunce era stata ribattezzata #AppleToo.