Un italiano su quattro sa cos’è il Metaverso, ma l’80% ha paura della “fuga dalla realtà”
Di Metaverso si parla da ormai diversi mesi e, complice anche il costante sforzo di Mark Zuckerberg nel settore, il tema è uscito dai circoli di esperti ed è diventato un argomento mainstream. Tanto che un italiano su quattro sa cos'è il Metaverso e il 62% si dichiara interessato a questo nuovo mondo digitale. Lo rivela una ricerca di Sensemakers focalizzata proprio sul capire in che modo l'opinione pubblica sta rispondendo al concetto di Metaverso. Un non-luogo che può fungere da amplificatore di esperienze ma anche da trappola per una “fuga dalla realtà”.
Dall'indagine emerge che il 25% degli italiani conosce il Metaverso, dato che sale al 37% se si guarda la fascia d'età 18-24, mentre scende progressivamente fino al 13% per la fascia over 65. Per il 51% degli intervistati, peraltro, il Metaverso non è solamente un ambiente digitale ma una realtà parallela in cui poter svolgere le stesse mansioni quotidiane svolte nella vita reale. L'interesse, comunque, c'è: il 62% degli italiani si dichiara interessato (80% nei giovani), ma non senza dubbi. L'80% degli intervistati pensa che questa tecnologia non sia esente da rischi, soprattutto per quanto riguarda la possibile "fuga dalla realtà" dove il Metaverso diventa un rifugio virtuale.
Di Metaverso si continuerà a parlare a lungo, anche perché gli sforzi di Meta (l'azienda di Zuckerberg che proprio da questo concetto prende il nome) non faranno altro che intensificarsi nel corso dei prossimi anni. Ci sarà un Metaverso di Facebook, ma ce ne saranno innumerevoli altri slegati dall'idea di grande azienda tech. Tanto che questo settore diventerà anche un elemento importante in cui investire. Lo pensano in parte anche gli italiani, il cui 56% pensa che le aziende fanno bene a investire nel Metaverso. L'altra metà, invece, crede che sarebbe meglio investire su elementi reali per risolvere problemi concreti. C'è poi un altro rischio, condiviso dal 43% degli intervistati: il Metaverso potrebbe aumentare ulteriormente il potere delle big tech.