Un intero bus senza conducente, iniziano i primi test per i mezzi pubblici a guida autonoma
L'autista alza le mani e l'autobus attraversa il Forth Road Bridge di Edimburgo. È solo un esperimento, ma secondo Stagecoach Scotland, uno dei maggiori operatori di autobus della Gran Bretagna, presto non sarà così strano vedere veicoli a guida autonoma sfrecciare per la città. Il pilota automatico non è una novità, Tesla, l'azienda di Elon Musk, da anni investe nel settore e ora diverse città stanno cerando di trasformare il sistema dei trasporti in una rete di mezzi guidati da computer.
In realtà nonostante non ci siano mani sui volanti gli autobus non sono lasciati alla merchè delle macchine. Come ha spiegato Stagecoach Scotland ci sono due addetti ai trasporti che controllano i sistemi. L'obbiettivo del progetto è aumentare la sicurezza delle strade e rendere più accessibile i trasporti pubblici, c'è un ma. L'implementazione del servizio infatti da un lato diminuisce i costi, dall'altro però rischia di tagliare i posti di lavoro nel settore. Non solo, visti gli ultimi risultati di Tesla il sistema di guida automatica sembra ancora dover fare molta strada.
I test degli autobus senza conducente
Il progetto è stato cofinanziato dal Centre for Connected and Autonomous Vehicles del governo britannico e per realizzarlo hanno collaborato le autorità di trasporto locali e ricercatori universitari. Ogni autobus è dotato di circa 20 sensori, telecamere, radar, e un sistema di posizionamento globale collegato al satellite. "Quando la tecnologia sarà completamente disattivata e ci sarà permesso di portare l'autista fuori dalla cabina, sarà in grado di muoversi, interagire con i passeggeri, controllare i biglietti, mantenere il servizio”, ha affermato Steven Russell, 34 anni, responsabile dell'innovazione per Stagecoach Scotland. Durante un test, i passeggeri sono stati guidati da un autista sul Forth Road Bridge di Edimburgo, poi è risuonato un ding all'interno dell'autobus, il segnale che l'autista aveva attivato il pilota automatico. L'autista ha alzato le mani dal volante e il pullman è partito.
"Penso che la tecnologia sia geniale", ha detto a NBC News Matthew, supervisore delle operazioni. “Rimane nella corsia, frena quando rileva altro traffico. L'unica cosa di cui forse ti devi preoccupare è che gli altri automobilisti non sappiamo cosa faranno". I conducenti nonostante l'entusiasmo verso la guida autonoma sono anche preoccupati, la nuova tecnologia potrebbe sostituirli causando licenziamenti a cascata. In realtà però ci sarà sempre bisogno di supervisori pronti a intervenire all'occorrenza, potrebbe quindi cambiare la modalità di lavoro senza andare ad intaccare il livello di occupazione del settore. Se i test daranno risultati incoraggianti, la tecnologia sarà implementata in altre quattro città del Regno Unito, entro il 2023.
I rischi del pilota automatico
L'anno scorso, la National Highway Traffic Safety Administration americana ha riportato "quasi 400 incidenti in un periodo di 10 mesi che hanno coinvolto veicoli con sistemi di assistenza alla guida parzialmente automatizzati, di cui 273 con Tesla ", secondo l'Associated Press. Non solo, a inizio 2023 e autorità di regolamentazione hanno spinto Tesla a richiamare più di 363.000 auto dotate del suo "sistema di guida completamente autonomo" dato che il sistema non rispettava le regole di sicurezza.
L’Autorità di Regolamentazione Cinese afferma che questo sistema nei modelli indicati non funziona correttamente: nello specifico non avvisa i guidatori quando tengono troppo a lungo il piede sull’acceleratore. E questo aumenta il rischio di collisioni. Per questo pochi giorni fa ha chiesto a Tesla di richiamare oltre un milione di veicoli per un problema al sistema di frenata. Steve Wonzniak, invece, il co fondatore di Apple è stati brutale. Alla CNN ha detto: “Se vuoi vedere uno studio sul fallimento dell’intelligenza artificiale che cerca di ucciderti a ogni occasione, compra una Tesla”. Wozniak ha parlato di Elon Musk e della sua azienda spiegando che le auto di Tesla non sono sicure. Il cofondatore di Apple ha criticato soprattutto la phantom braking (frenata fantasma)