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Un ex dipendente di Apple ha svelato un nuovo telefono che usa la mano come schermo

Il dispositivo è stato presentato a una conferenza TED Talk in Canada. Non è ancora noto il prezzo e nemmeno la data di uscita. Eppure questo smartphone indossabile capace di proiettare lo schermo sulle mani del suo proprietario è riuscito a sorprendere il pubblico.
A cura di Valerio Berra
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Il nuovo dispositivo della startup Humane è avvolto da un alone di mistero. Non si sa con esattezza come funzioni, non si sa a cosa serva e ovviamente non si conoscono costi e data di arrivo sul mercato. Però, sicuramente, ha sorpreso. Cosa non facile in un mercato come quello degli smartphone dove le presentazioni che generano qualche brivido di interesse sono sempre più rare. Sul palco di un TED Talk in Canada l’ex dipendente di Apple Imran Chaudhri ha presentato lo smartphone progettato dalla sua Humane, startup fondata con Bethany Bongiorno, altra ex dipendente della casa di Cupertino.

Ovviamente la parola chiave è ormai la solita di tutto il mercato tech: “Questo dispositivo è una piattaforma indossabile costruita interamente da zero per l'intelligenza artificiale”, ha spiegato Chaudhri. Se però l’intelligenza artificiale è presente in ogni prodotto lanciato sul mercato, questa volta è “indossabile” l’aggettivo interessante. Il dispositivo sembra una spilletta da appuntare alla giacca e proietta un fascio di luce che una volta bloccato con la mano sembra uno schermo.

La telefonata presa al volo

Chaudhri ha provato a dimostrare come funziona il dispositivo con una telefonata in entrata. Una volta arrivata la chiamata, il suo smartphone indossabile ha proiettato sulla mano la grafica di uno schermo del telefono e lui ha dovuto solo scegliere se rispondere o meno. Chaudhri ha spiegato anche che ci sono tutte le funzioni di un assistente vocale, a cui si può accedere senza mai passare da uno schermo.

La scelta di non avere uno schermo è a monte di tutto il progetto, spiega Chaudhri: “Ci piace dire che l'esperienza è senza schermo, senza soluzione di continuità e di rilevamento, consentendoti di accedere alla potenza del computer rimanendo presente nell'ambiente circostante, fissando un equilibrio che è sembrato fuori posto da un po' di tempo”.

Sul progetto ci sono ancora un po’ di dubbi di natura tecnica. Il dispositivo è stato presentato come perfettamente autonomo, utilizzabile senza smartphone, ma non è chiaro da dove riesca a prendere tutte le informazioni che servono per essere un vero assistente virtuale.

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