Un drone ucraino ha viaggiato 1.800 km per colpire il suo obiettivo: è la prima volta
È come se da Milano avesse raggiunto Tallin, la capitale dell'Estonia. O se da Roma fosse arrivato fino alle coste egiziane. Il drone ucraino che ha colpito un obiettivo militare in Russia ha attraversato 1.800 chilometri prima di schiantarsi. Così è stato stabilito un nuovo record in questa guerra che prosegue da oltre due anni. Nella notte del 26 maggio, un drone ha colpito la periferia di Orsk, una piccola città sul confine con il Kazakistan. Un successo militare per Kiev che fa riflettere sull'evoluzione della guerra nei cieli.
Cosa si sa dell'attacco drone da record su Orsk
Non si sa molto dell'attacco con drone messo a segno domenica nella regione di Orenburg. Il primo a darne la notizia è stato il sito Ukrainska Pravda, che cita una fonte dei servizi di intelligence militare. "Si tratta di un nuovo record di distanza per un drone kamikaze", avrebbe dichiarato la fonte anonima. Oltre 1.800 chilometri da dove sarebbe stato lanciato. Un record che è stato strappato a un altro drone ucraino, che il 9 maggio aveva colpito una raffineria di petrolio a Salavat, a 140 chilometri di distanza da Orsk.
Secondo il resoconto, è stato un radar Voronezh M a essere stato colpito. Non un dettaglio da poco, considerando che si tratta di un radar fatto proprio per rilevare "oggetti aerodinamici" anche a 6.000 chilometri di distanza. Per i russi il drone è semplicemente "caduto" senza causare conseguenze. Ma dalle immagini satellitari pubblicate dal sito Skhemi, in alcuni punti del sito militare si intravedono le tracce di bruciatura dove il drone avrebbe colpito.
Gli attacchi a lungo raggio grazie ai droni ucraini
Una tecnologia avvolta nel mistero quella dei droni a lunghissimo raggio che Kiev sta utilizzando nella guerra. Dove e come siano prodotti non è mai stato svelato dalle autorità ucraine, che tengono protetto questo segreto industriale e militare. Non si conosce neppure con precisione quale sia la località da cui partono i droni. Quello che ha colpito il radar a Orsk dovrebbe essere decollato da uno degli ultimi avamposti ucraini nell'area orientale, al confine con il Donbass che si è dichiarato indipendente.
Secondo il Financial Times, i droni impiegati da Kiev potrebbero essere delle copie dei Shahed iraniani che sono stati utilizzati nella prima parte della guerra, catturati più o meno integri e poi studiati dagli ingegneri militari.
Se arrivano a fare danno sostanziale o no alle infrastrutture sembra quasi essere secondario. Per l'esercito ucraino, infatti, è più utile dimostrare a Mosca di poter raggiungere con facilità qualsiasi obiettivo.