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Un click e i ladri entrano nel conto: la truffa dei bagagli smarriti all’aeroporto a 2 euro

L’annuncio rimanda a un sito per procedere al pagamento, l’utente inserisce il numero della carta di credito che verrà poi utilizzato dagli hacker per sottrarre il denaro e informazioni sensibili. Nei post compaiono anche commenti di altri utenti che hanno già acquistato la valigia: sono tutti fake.
A cura di Elisabetta Rosso
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Tutto inizia con un annuncio pubblicitario sponsorizzato su Facebook. Mostra pile di valige ammassate in un magazzino. Nessuno sa cosa c'è dentro, ma si possono comprare per due euro. "Stiamo svuotando urgentemente il nostro deposito aeroportuale dai bagagli che sono con noi da oltre 6 mesi! Il prezzo di ogni valigia è solo 2€! La consegna è disponibile su tutto il territorio nazionale. Il reso dei prodotti è accettato entro 30 giorni", scrivono. Gli utenti cliccano, inseriscono i dati per acquistare i bagagli abbandonati e la truffa è fatta.

Gli annunci sono tutti molto simili e i truffatori utilizzano immagini ritoccate con Photoshop dove mostrano depositi pieni di valigie con loghi e cartelli dell'aeroporto. In realtà le foto spesso tradiscono la truffa, anche se a un primo sguardo i dettagli potrebbero sfuggire. Per esempio su un annuncio dei bagagli smarriti all'aeroporto di Venezia c'è il cartello giallo dell'aeroporto di Roma.

Non è il primo caso e non sarà l'ultimo. Già a gennaio su Facebook era stato pubblicato un post simile che annunciava la vendita, sempre al prezzo di 2 euro, di bagagli smarriti presso l'aeroporto di Fiumicino. Nell'ultima settimana sono stati creati nuovi profili fake degli aeroporti. Tra questi, il Marco Polo di Venezia, Bergamo Orio al serio, Leonardo da Vinci, ci sono anche pagine che hanno scelto nomi meno specifici, come Rome Airport, o semplicemente Aeroporto. L'obiettivo dei truffatori è svuotare il conto delle vittime. L'annuncio infatti rimanda a un sito per procedere al pagamento, l'utente inserisce i dati, come il numero della carta di credito che verrà poi utilizzato dagli hacker per sottrarre il denaro e informazioni sensibili. 

La truffa delle valige a due euro

I truffatori hanno creato pagine ufficiali degli aeroporti di tutto il mondo. Sono comparsi annunci anche sul presunto aeroporto di Auckland in Nuova Zelanda, Changi a Singapore, Heathrow nel Regno Unito, Hamad in Qatar, Helsinki in Finlandia, Re Abdulaziz in Arabia Saudita, Ben Gurion in Israele, OR Tambo in Gauteng o Oslo Gardermoen in Norvegia. Quando vengono segnalate, Facebook le blocca, ma dopo poco spuntano nuove versioni. "Non è la prima volta che emergono truffe di questo genere. Nell'ultimo periodo abbiamo contato almeno due dozzine di situazioni simili. Si tratta perlopiù di pagine social: quando riusciamo a farne chiudere alcune, simultaneamente ne vengono riaperte di nuove", aveva spiegato l'Aeroporto di Roma Fiumicino Leonardo Da Vinci a Fanpage.it.

Quando la pagina viene segnalata scatta l‘intervento della sicurezza informatica dell'aeroporto e poi della polizia postale. In ogni caso nessuna svendita può essere autorizzata e gestita dagli aeroporti. Se l'oggetto smarrito non viene reclamato entro un anno, diventa proprietà dello Stato e viene poi venduto all‘asta pubblica organizzata insieme all'Istituto Vendite Giudiziarie.

I commenti degli utenti fake

Alcune pagine hanno avuto migliaia di Mi piace e follower e agli occhi degli utenti hanno acquisito credibilità. I profili falsi, creati ad hoc per far cadere nella trappola gli utenti, non solo seguono le pagine, ma interagiscono con commenti e ricondivisioni. Pubblicano foto di valige aperte e scrivono recensioni, raccontando cosa hanno trovato dentro i bagagli smarriti. Oltre agli account fake, i truffatori usano anche profili rubati sulla piattaforma. 

I commenti seguono tutti lo stesso copione. Gli utenti fake scrivono: "Mi sono imbattuto in una macchina fotografica Nikon e in alcune nuove magliette da uomo, persino della mia taglia! La macchina fotografica, però, era senza caricabatterie e la batteria era scarica!" Oppure: "Sette giorni fa ho effettuato il pagamento della valigia. Oggi ho ricevuto il pacco! Non l'ho ancora ispezionata, ma mi piace già! Anche se non c'è niente dentro, la valigia vale 15 volte di più". Le recensioni compaiono più volte sotto i post, vengono copiate e incollate per aumentare le interazioni. Non solo, spesso compaiono anche gli stessi utenti che pubblicano più volte commenti diversi. 

Come difendersi dalla truffa

La regola d’oro è non condividere mai i codici di sicurezza o i dati personali, soprattutto i numeri delle carte di debito, credito, o i codici di accesso. Non solo, bisogna sempre diffidare di annunci che sembrano troppo belli per essere veri. Non lo sono. Spesso vengono pubblicati post di svendite, aste o regali. I truffatori seguono sempre lo stesso copione e infatti la truffa degli aeroporti è molto simile a quella dei pacchi Amazon non reclamati venduti a 3 dollari l'uno. 

Non bisogna mai cliccare sui siti. Chi è caduto nella trappola deve cambiare subito le password degli account di posta elettronica e bloccare, se sono stati condivisi i dati, le carte di credito e debito. È bene anche segnalare la truffa alla Polizia Postale.

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