Un candidato in Lombardia propone un “patentino per TikTok e Instagram” da far prendere a tutti gli adolescenti
Il 12 e il 13 di febbraio in Lombardia ci saranno le elezioni regionali. Qui il centrodestra governa da 28 anni e, stando agli ultimi sondaggi, potrebbe continuare a farlo anche per i prossimi cinque anni. Dietro i volti dei candidati principali, si stanno muovendo decine di candidati che puntano a un posto come consigliere regionale.
Tra le fila di Pierfrancesco Majorino c’è Mauro Grimoldi, uno psicologo che fra le sue proposte c’è anche quello di introdurre un “patentino” per accedere a TikTok e Instagram. Grimoldi è candidato alle prossime Regionali con la lista Patto Civico – Majorino Presidente, una delle liste che supportano il candidato del Partito Democratico.
Come funziona la patente per i social network
Più che un attestato che certifichi l’idoneità ai social, quello proposto da Grimoldi sembra un corso di educazione digitale: “L’ingresso nel mondo dei social network è sempre più anticipato tanto che spesso aggira i termini di legge sull’età minima per accedere agli agognati social. Proporremo un “patentino” come forma di prevenzione e di educazione civica digitale che preveda tra i suoi contenuti insegnare a fruire del mondo virtuale in cui sono immersi i ragazzi, mostrandone le indubbie opportunità come anche i pericoli”.
Rispondendo ai commenti ricevuti su Instagram, Grimoldi ha spiegato anche dove si dovrebbero tenere questi corsi: “Sarebbe un’attività di educazione civica digitale da fare nelle scuole primarie per educare i più giovani ai pericoli dei social network”. Una necessità che arriva dall’era Covid: “Gli adolescenti post covid sono in difficoltà nella gestione dei rapporti reali, nell’attribuire peso alle esperienze, significato alle parole. In particolare la fuga dei più giovani in un mondo virtuale, povero di contenuti simbolici ma ricco di immagini estreme e accattivanti, è preoccupante”.
Chi è Mauro Grimoldi
Classe 1969, Mauro Grimoldi è uno psicologo giuridico consulente per il Tribunale di Milano. Dal 2010 al 2013 è stato anche presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. Si è già occupato di adolescenti, anche se da un punto di vista più noir rispetto al tema del rapporto con i social. Per Feltrinelli ha pubblicato “Adolescenze Estreme. I perché dei ragazzi che uccidono”.