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Morte di Silvio Berlusconi

Tutti i social del presidente: quali sono stati i primi post di Silvio Berlusconi

C’era la cura maniacale del sé, gli slogan, i tormentoni e la spettacolarizzazione, eppure l’ex Cavaliere si è autoescluso dall’universo social. Lui è rimasto fedele alla sua rivoluzione, quella televisiva.
A cura di Elisabetta Rosso
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Era l'uomo della televisione, non dei social. Eppure Silvio Berlusconi ancora prima delle piattaforme ha costruito una strategia di comunicazione che si piegava alle dinamiche della viralità. Tormentoni che sono entrati nell'immaginario, come quel "Mi consenta", che è diventato un marchio nelle interazioni pubbliche dell'ex Cavaliere, o gli slogan sempiterni: "meno tasse per tutti". Berlusconi era l'uomo che in piazza San Giovanni di Roma prometteva la cura per il cancro, che ha lanciato la politica pop, e messaggi populisti, perfetti per essere copiati e incollati sotto un post. È lui a lanciare una cura dell'immagine maniacale, degna di un influencer, a personalizzare la politica della Seconda Repubblica, e spettacolarizzare gli scontri istituzionali per poi darli in pasto ai mass media. La self promotion che sta alla base di Instagram e TikTok appartiene a Berlusconi. Anche la polarizzazione dei temi si presta bene alle dinamiche social. Argomenti forti, frasi divisive, questioni caldissime per incarnare quel "nuovo miracolo italiano" promesso nel 1994.

Il suo battesimo in politica inizia con quella cassetta consegnata ai telegiornali. Era il 26 gennaio del 1994 e Berlusconi fissando in camera dice: "L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà." Da questa frase inizia la rivoluzione. Funziona, Berlusconi rimodella il linguaggio politico, e tutti lo seguono, ma poi arrivano i social. Come dicevamo l'ex Cavaliere aveva già gli strumenti per rimodellare l'immagine sui nuovi media eppure fa un passo indietro. Mentre Matteo Renzi fa il One man show sui social e il Movimento Cinque Stelle investe sulla community, Berlusconi si ostina a usare la televisione, le piazze e si autoesclude dall’establishment mediatico dei social. Non gestisce i suoi profili, sceglie un linguaggio impostato, li tratta come il piccolo schermo. D'altronde come diceva Hannah Arendt, il rivoluzionario più radicale diventa un conservatore il giorno dopo la rivoluzione. E Berlusconi la sua, di rivoluzione, l'aveva già fatta con la televisione. E così entra tardi su Facebook, i suoi fan creano prima di lui un profilo Twitter, e Instagram si trasforma in una vetrina di propaganda elettorale.

L'ingresso su TikTok

Siamo lontani da quel lancio in televisione del '94, ma tra tutti i video di presentazione dei politici italiani quello di Berlusconi riesce a fare più rumore. A 24 ore dal lancio dell’account, il leader di Forza Italia ha ottenuto 342 mila follower e 645 mila like. Un successo. Meno se si guarda alle visualizzazioni. Primo video 5,5 milioni di view. Secondo video 2,5 milioni di view. Il terzo 274 mila view. Il primo video è quello più istituzionale: "Ciao ragazzi, eccomi qua vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale di TikTok, per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro futuro" esordisce così.

I video, dopo battono tutti sullo stesso terreno. Non si parla tanto di politica, programmi o del partito. Si parla di Silvio Berlusconi. Non stupisce, d'altronde è con lui che la personalizzazione della politica all'americana ha preso piede in Italia. Parla dei suo meme, lancia le sue storiche barzellette, e parla del suo cane. "Anche TikTok è importante, ci sono tanti giovani dai 14 ai 34 anni. Il futuro è loro, bisogna indirizzarli verso una attenzione su ciò che succederà il 25 settembre", aveva commentato così l'apertura del suo profilo a Mattino 5 su Canale 5.

@silvio.berlusconi

Ciao ragazzi, eccomi qua. Vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale #Tiktok per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro #futuro Vi racconterò di come vogliamo rendere l'#Italia un Paese che possa darvi nuove opportunità e la possibilità di realizzare i vostri sogni. Ci rivediamo presto su TikTok ! #silvioberlusconi #berlusconi #elezioni #forzaitalia🇮🇹💪❤️ #politica #giovani

♬ suono originale – Silvio Berlusconi

Approda su Instagram

Il 17 ottobre del 2017 è il turno di Instagram. Il messaggio con il quale lancia il profilo è istituzionale e composto tanto quando la foto bollata con il simbolo di Forza Italia che riporta immediatamente alle locandine elettorali. "La tradizione regala esperienza, l'innovazione illumina il futuro. Vi aspetto anche su Facebook e Twitter per condividere insieme a Voi il mio pensiero liberale", scrive.

In generale il suo profilo è stato utilizzato come vetrina elettorale. Post con immagini del partito, gli slogan di Forza Italia, non lo usa per coinvolgere direttamente l'elettorato, Berlusconi come dicevamo va in televisione, scende in piazza, Instagram è una collezione di frasi scritte dal suo team.

Il profilo Twitter sbagliato

Arrivano prima i fan di lui su Twitter, nel 2013  è infatti apparso un profilo. Ma non si tratta di Berlusconi e nemmeno del suo entourage, dietro c'è un gruppo di volontari, "Il gruppo è stato crato da un gruppo di sostenitori Comitato Berlusconi 2013 – Volontari Digitali – Elezioni Politiche 2013 – La forza dell'Italia migliore" aveva scritto il deputato Antonio Palmieri, responsabile della comunicazione su internet del Pdl, ha poi ribadito c"non è un account ufficiale di Berlusconi ma frutto dei nostri volontari digitali".

Il profilo era stato aperto il 6 dicembre 2013 e qualche giorno dopo Capodanno aveva accumulato oltre 7000 follower. L'aumento repentino aveva insospettito e infatti per molti il profilo creato dai volontari @Berlusconi2013 era stato pompato con follower acquistati. E infatti sembra che nell'elenco degli utenti che seguivano il profilo ci fossero molti profili inattivi.

Il primo post su Facebook

"Sta per iniziare l’era di «Silvio 3.0». Dopo aver avviato l’esplorazione della frontiera Internet nel 1995 e aver incoraggiato la creazione della prima community dedicata a un politico con forzasilvio.it, il presidente del Consiglio sta pensando a una terza fase di approccio multimediale: quella del coinvolgimento diretto. Nella serata di sabato scorso, infatti, il premier ha dedicato oltre due ore ad aggiornarsi insieme ai responsabili della comunicazione Internet del Pdl sulle ultime novità e proposte del web, in particolar modo sul social networking. Silvio Berlusconi di fronte a un monitor è un evento fuori dal comune anche se da anni, periodicamente, il Cavaliere si dedica alle tecnologie come veicolo di proposta politica" con questo annuncia Berlusconi approda su Facebook.

Il post parla per sé. Parte dal '95, da Internet, usa termini come social networking, e evoca l'immagine di Berlusconi seduto davanti a un monitor e supportato da un team di tecnici che installano Facebook. Mentre i ragazzini avevano già aperto i loro profili di nascosto dai genitori e mentendo sulla loro età. L'ex Cavaliere aveva già denunciato la sua estraneità alla rete ma aveva promosso di creare una pagina Facebook.

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Nata ad Asti nel 1996, sono giornalista e musicista. Scrivo di intelligenza artificiale, crypto, e cyber security per la sezione Innovazione di Fanpage. Ho collaborato con La Stampa, Tgcom24, Rolling Stone e Linkiesta. A giugno e agosto 2022 sono stata in Ucraina per raccontare le storie dei profughi di guerra.
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