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Tutta la storia di Shou Zi Chew, il capo di TikTok che ora ha svelato il suo volto

Non ama i riflettori Chew, nonostante sia a capo di una delle Big Tech più influenti al mondo. La sua scalata verso il successo è partita da Singapore, senza avere un vero piano in mente.
A cura di Elisabetta Rosso
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Shou Zi Chew è un uomo che non fa rumore, è rimasto per anni nell’ombra tirando le fila del social che ha conquistato il mondo: TikTok. Ora è stato costretto a uscire allo scoperto, diventando il volto della resistenza. Ieri ha difeso l'azienda ed è stato torchiato per 5 ore dal Congresso degli Stati Uniti.

Dietro Chew c’è la storia del self made man, che parte da Singapore e finisce all’University College di Londra, poi ad Harvard, California, cresciuto sotto l’ala della concorrenza, Facebook, comincia la sua scalata. È uno che, come direbbe David Bowie, quando si trova in un posto troppo comodo cambia e va avanti. E dopo una staffetta di lavori, dalla banca d'affari Goldman Sachs, alla società d’investimenti più potenti al mondo, la DST Global, ha conquistato il titolo di Ceo di TikTok.

Da dove parte il Ceo di TikTok

Shou Zi Chew ha 40 anni ed è a capo di TikTok da maggio 2021. È sempre stato restio a rilasciare interviste. Ha concesso qualcosa a fine 2022 rispondendo alle domande di Bloomberg New Economy Forum e del New York Times durante il DealBook Summit, ha anche rilasciato un video dove spiega perché vietare il social sarebbe un problema, il giorno prima di presentarsi a Washington. Con l’interrogatorio che ha dovuto affrontare giovedì 23 marzo davanti al Congresso è finito sotto i riflettori. Il processo è un rito per ogni Big Tech, e Chew è stato battezzato con una sfilza di accuse, prima tra tutte il legame con il governo cinese. Gli Usa temono che TikTok sia lo strumento perfetto per spiare gli utenti.

Come dicevamo, la storia di Chew parte da Singapore. Figlio di un costruttore edile e di una contabile, si diploma alla Hwa Chong Institution, e per due anni presta servizio come ufficiale nell'esercito di Singapore (obbligatorio per la maggior parte degli uomini del Paese). Poi parte, perché "il bello di crescere su una piccola isola è che ti viene la voglia di viaggiare in tenera età", aveva detto a Bloomberg. Si laurea in economia all’University College London (UCL), una delle migliori università britanniche, e lavora per due anni presso la banca d’affari Goldman Sachs.

L'ascesa di Shou Zi Chew

Il secondo step sono gli Stati Uniti, vola in California per conseguire un master presso la Harvard Business School. "Ricordo di aver lottato con questa decisione", aveva detto in un discorso ai laureati dell'UCL nel 2022, perché ritardava l’entrata nel mondo del lavoro e Chew aveva fretta. "Sono comunque contento di aver scelto di andare, nonostante le mie incertezze, perché è stato lì che ho incontrato mia moglie". Non solo, è vero proprio ad Harvard incontra Vivian Kao la donna “che gli completa le farsi”, così hanno descritto Kao, che oltre a essere la moglie del Ceo di TikTok è anche amministratrice presso una società di investimento di Hong Kong. Infatti nella pancia della California, Chow comincia la scalata che lo porterà a guidare TikTok.

Sceglie Facebook come primo stage estivo, il social stava iniziando la sua ascesa. Chow arriva proprio nel 2010 quando il traffico su Facebook per la prima volta supera il motore di ricerca Google per numero di visite negli Stati Uniti. Finto lo stage comincia a lavorare in una delle società d’investimenti più potenti al mondo: la DST Global. Nota anche per le sue scommesse sulle principali aziende tecnologiche, tra cui Facebook e Twitter. E qui inizia tutto.

La conquista di TikTok

Chew, alla DST Global, conosce due giovani ingegneri, Liang Rubo e Zhang Yiming, che hanno da poco fondato una società la ByteDance Ltd. Lavorano in appartamento sovraffollato una manciata di dipendenti, ma hanno un sogno: sviluppare una app che suggerisca agli utenti contenuti adatti ai loro gusti. La DST Global crede in quel sogno e così Chew comincia a coordinare i primi investimenti di quella che, di lì a poco, diventerà TikTok. "Ho avuto la possibilità di investire in loro”, ha detto Chew in una conferenza al DealBook, “siamo diventati amici e lentamente, come ogni buona storia di start-up, il prodotto è cresciuto sempre di più". Nove anni dopo Zhang gli chiede di diventare Chief Financial Officer di TikTok, due mesi dopo diventerà Ceo.

Chew lascia così il gigante cinese degli smartphone Xiaomi, che l'aveva assunto dopo la DST Global come direttore finanziario e presidente degli affari internazionali per guidare la quotazione pubblica dell'azienda nel 2018, e accetta l'offerta. Il Ceo di TikTok ha descritto, durante il discorso ai laureati dell'UCL, il suo percorso professionale simile a quello di molti imprenditori di start-up: “Non sapevo davvero cosa volevo fare o dove mi avrebbe portato la vita. Con il senno di poi, non c'era un grande piano. Mi sono messo in gioco e ho corso dei rischi quando sono arrivati.”

Ora Chew deve affrontare una delle maggiori sfide della sua carriera, difendere TikTok mentre i legislatori statunitensi hanno messo la società di fronte a un out out: o cedere la proprietà o iniziare una guerra spietata. Agli occhi degli americani il social è un peccato originale da sradicare, per impedire che il governo di Pechino spii gli utenti. E le cinque ore di interrogatorio davanti al Congresso potrebbero essere solo l’inizio di una lunga battaglia per Chew.

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