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“Trump metterà la legge marziale il 20 aprile”: cosa c’è di vero nei post virali di questi giorni

Negli ultimi giorni su TikTok migliaia di post mettono in guardia sulla possibilità che il 20 aprile Donald Trump promulghi la legge marziale, un atto che priva i cittadini delle loro libertà. Ma in realtà si tratta di una bufala, probabilmente alimentata dal sentimento di incertezza collettiva che la presidenza Trump sta generando in un’ampia fetta della popolazione.
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Se su TikTok segui creator che vivono negli Stati Uniti o guardi spesso contenuti su Donald Trump forse è capitato anche a te di vedere post che mettono in guardia sulla possibilità che il 20 aprile il Presidente degli Stati Uniti promulghi la legge marziale. Parliamo di una legge molto antica che di fatto sospende le libertà civili per i cittadini e stabilisce la supremazia dell'autorità militare sul governo civile. Un evento gravissimo. Se solo fosse vero.

Quella che è diventata virale nelle ultime settimane sui social – secondo Newsweek ci sarebbero oltre 21.000 post con l'hashtag #martiallaw – è infatti una bufala in piena regola, che l'effetto domino dei social ha fatto esplodere. In realtà, qualcosa di vero c'è: il 20 aprile è effettivamente una scadenza fissata da Trump, ma per un'altra questione che nulla ha a che vedere con la legge marziale. Inoltre, non c'è nessun altro dato ufficiale che possa confermare anche solo l'ipotesi di una prossima applicazione della legge marziale.

Storia di una bufala diventata virale

Probabilmente – ricostruiscono i media americani – tutto è nato dall'ordine esecutivo firmato da Trump al suo insediamento alla Casa Bianca con cui ha chiesto al Dipartimento della Difesa e al Dipartimento della Sicurezza Nazionale di presentare un rapporto entro il 20 aprile per valutare la sicurezza sul confine meridionale con il Messico. In questo rapporto, il presidente avrebbe anche chiesto di indagare se ci siano o meno i presupposti per rendere necessario il ricorso all'Insurrection Act del 1807.

Tuttavia, l'ordine in questione si limita a indagare il "controllo operativo del confine meridionale", senza nessun riferimento alla legge marziale né all'intenzione di dispiegare forze militari oggi. Da questo fatto (reale), non sappiamo in che modo, il riferimento a questa legge è stato confuso con la legge marziale, e alla fine, di post in post, si è diffusa la notizia secondo cui Trump starebbe per promulgare la legge marziale. Ma le due leggi non sono affatto la stessa cosa.

Cos'è la legge marziale e perché se ne parla tanto

L'Insurrection Act è un insieme di leggi che autorizzano il presidente a mobilitare le forze militari a livello nazionale per contenere disordini cilivii o ribellioni. L'ultimo presidente a farvi ricorso fu George H. W. Bush nel 1992 per bloccare le proteste nate dopo il pestaggio subito da Rodney King per mano di alcuni agenti della polizia di Los Angeles.

La legge marziale, anche se ha in comune con l'Insurrection Act il possibile ricorso alle forze armate, sospende di fatto le libertà civili dei cittadini. Inoltre, per essere ancora una volta chiari, il 20 aprile è la data entro cui i funzionari devono presentare il rapporto – tra i cui punti c'è anche la valutazione del possibile ricorso all'Insurrection Act – ma questo non significa che quel giorno verrà applicato l'atto del 1807.

Il riferimento alla legge marziale invece non ha assolutamente basi oggettive, ma è una fake news probabilmente alimentata da un sentimento collettivo di paura. Tuttavia, il fatto che così tante persone l'abbiano presa in considerazione ci dice molto sul clima di insicurezza che la linea politica di Trump sta generando in un'ampia fetta della popolazione. E in questa paura di fake c'è ben poco.

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