Tre anni di carcere per chi guarda e crea porno deepfake: la proposta di legge in Corea del Sud
Finora i porno deepfake hanno galleggiato in un vuoto normativo, ma la Corea del Sud ha fatto un primo passo avanti approvando un disegno di legge che criminalizza il possesso o la visione di deepfake. Chiunque acquisti, distribuisca o guardi materiale sessualmente esplicito creato con l'intelligenza artificiale potrebbe dover scontare tre anni di carcere o essere multato fino a 30 milioni di won, circa 22.600 dollari.
Sempre più donne vengono spogliate con un app. Non solo in Corea del Sud un caso simile si è verificato in Spagna ad Almendralejo, 20 liceali sono state ricattate da un gruppo di ragazzi che aveva realizzato con un software dei nudi artificiali. Anche in Italia con l'app BikiniOff un gruppo di studenti ha creato i deepfake delle compagne di classe.
Tutti i casi si assomigliano. Le vittime spesso sono ragazze molto giovani. Vengono contattate da mittenti anonimi, che inviano le foto fake e poi le ricattano.
La nuova proposta di legge in Corea del Sud
Il disegno di legge dovrà essere approvato dal presidente Yoon Suk Yeol per essere promulgato. I porno deepfake intanto sono in crescita. La polizia sudcoreana ha finora gestito più di 800 casi, ha spiegato l’agenzia di stampa Yonhap. La maggior parte delle vittime sono adolescenti.
Secondo il Centro di difesa delle vittime di abusi sessuali online della Corea del Sud (ACOSAV) nel 2023 sono state 86 le vittime, nei primi otto mesi del 2024, 238. "Siamo stati inondati di chiamate abbiamo lavorato 24 ore su 24", ha spiegato alla BBC Park Seonghye, membro di ACOSAV. "Si tratta di un'emergenza su vasta scala, come una situazione di guerra. Con l'ultima tecnologia deepfake, ora ci sono molti più filmati rispetto al passato e sono destinati ad aumentare".
Perché è importante una nuova legge
Da tempo i deepfake resistono negli angoli di internet, ma con l'introduzione dell'intelligenza artificiale è diventato ancora più semplice e veloce creare repliche digitali estremamente verosimili. Per questo è necessario imparare a riconoscere le immagini manipolate e punire chi le realizza con una legge ad hoc, che al momento non esiste.
La creazione di false immagini di nudo infatti può essere ricondotta a reati pre-esistenti, eppure non è sufficiente perché spesso non tengono in considerazione diverse caratteristiche intrinseche del fenomeno.
La Corea del Sud non è l'unico Paese. Anche il Congresso degli Stati Uniti sta discutendo sul tema per capire come arginare il fenomeno. Già nel 2019 Yvette D. Clarke, politica statunitense, aveva proposto già un disegno di legge, e poi di nuovo nel 2021, ora ha detto al New York Times che sta pianificato di reintrodurre il disegno di legge quest'anno.