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Tra poco non dovrai più fare il check in sui treni: come funziona il biglietto digitale automatico

I viaggiatori potranno ancora modificare l’orario o la data di partenza del viaggio fino alle 23.59 del giorno precedente la partenza. La novità introdotta da Trenitalia semplificare il check in e ridurre il rischio di dimenticare di validare il biglietto.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non sarà più necessario fare il check in prima di salire sul treno. Dal 21 settembre infatti il biglietto digitale regionale si validerà in modo automatico al momento della partenza. Come spiega Trenitalia: "Questa novità è stata pensata per rispondere alle esigenze dei viaggiatori, offrendo una maggiore comodità e riducendo il rischio di dimenticare di validare il biglietto prima di salire a bordo".

I viaggiatori potranno ancora modificare l'orario o la data di partenza del viaggio fino alle 23.59 del giorno precedente la partenza. "Con il biglietto digitale validato automaticamente all’orario di partenza – modalità che non elimina la possibilità di viaggiare con il tradizionale biglietto cartaceo – anche l'esperienza di viaggio diventa più semplice e sostenibile, oltre alla possibilità per i passeggeri di ricevere sul proprio dispositivo le informazioni relative al viaggio", ha spiegato Trenitalia in una nota.

Perché Trenitalia ha cambiato la modalità di check in

La novità arriva dopo il biglietto flessibilie, lanciato ad agosto 2023 da Trenitalia, con il quale i clienti potevano cambiare data e ora di partenza fino al giorno stesso, l'unico vincolo era proprio fare il check in. Per effettuare il check in con il biglietto flessibile era necessario entrare nell'app di Trenitalia o nell'area "I miei viaggi" come utente registrato. L'altra opzione era collegarsi al link inviato via mail o su Sms al momento dell'acquisto, e poi premere su "fai il check-in e viaggia".

Il biglietto flessibile però ha attirato diverse critiche. Diversi viaggiatori infatti hanno riscontrato problemi con il check in online. Anche Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Università di Seattle e consigliere di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale, in un post su LinkedIn  ha definito l'iniziativa "un pessimo esempio di digitalizzazione".

"Come farà un viaggiatore straniero senza internet a validare il titolo? Come può gestirlo un anziano? O come distribuire il titolo dagli uffici ai dipendenti se gli smartphone non fanno aprire il link? Insomma, una storia su cui riflettere per evitare di fare contro-innovazione e scaricare sulla parte fragile della catena, il cliente, le scelte sbagliate della società", si è chiesto Benanti nel post. Ora con il nuovo check in il problema viene completamente aggirato, il biglietto verrà infatti validato in automatico.

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